Espandi menu
cerca
Povere creature!

Regia di Yorgos Lanthimos vedi scheda film

Recensioni

L'autore

tafo

tafo

Iscritto dal 26 febbraio 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 29
  • Post 1
  • Recensioni 441
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Povere creature!

di tafo
8 stelle

Il femminile che disturba tra furiosi sobbalzi in giro per l'Europa per una donna che rigenera ma non genera.

Bella non è un mostro, è il femmineo che si riscatta si libera e che se ne frega della società bene vittoriana. Bella è una pagina bianca che affronta il mondo lo vuole conoscere, nella sua incoscienza non  ha paura di nulla rompe gli schemi non avendo freni morali. Egli è pura è natura senza cultura. Il suo creatore ha installato il cervello del suo bambino nel suo ormai morto dopo essersi suicidata forse perché già allora inconsciamente non sopportava quello che aveva intorno. Dopo essere stata “ salvata” da un reale mad doctor diventa un esperimento è solo un altro corpo da osservare e da studiare insieme ad un suo giovane ed entusiasta allievo. Bisogna analizzare come questo innesto funzioni come cioè l’evoluzione del cervello segue quella del corpo. Il linguaggio gradualmente migliora ma è la scoperta della propria corporeità a stravolgere la vita di Bella, le emozioni che ognuno di noi può provare cambiano la visione delle cose e il piacere diventa il fine. L’istinto sessuale diventa primario nella donna non ancora corrotta dalla cultura, cercando il piacere per il piacere , quando capisce che da quello si possono ricavare anche i mezzi per vivere questa diventa in qualche modo una scelta politica. Bella riesce nonostante tutto ad attraversare lei tutti gli uomini che incontra nella sua vita per ottenere da loro sempre tutto quello che vuole. Lei è il simbolo della sconfitta del maschile, impotenza di un genere che dovrebbe accettare questo ma si illude di vincere. Il film procede tra distopie e grottesco, grandangoli e ucronie temporali senza mai perdere di vista l’educazione sentimentale della nostra Frankestein in gonnella. Il nostro realizza un'altra opera pesante e pensante che colpisce e stordisce come una palla in faccia, dove al realismo dei luoghi si preferisce la concretezza dei corpi. Un film dove convivono Darwin e il postmoderno che stravolge il senso delle favole facendo diventare la bella addormentata il personaggio più sveglio e immorale.  

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati