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Autumn in New York

Regia di Joan Chen vedi scheda film

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La recensione su Autumn in New York

di degoffro
4 stelle

Probabilmente uno dei film più divertenti degli ultimi anni, peccato che in realtà dovrebbe far piangere. Raramente mi è capitato di provare così tanti brividi, e non certo per il freddo, nel vedere un film. Devastante come la malattia della protagonista, incredibile come i ridicoli cappelli dalla stessa creati. Richard Gere mai ha raggiunto livelli così infimi, mentre la povera Winona non è più lei. Di certo avrà deciso di diventare ladra dopo essersi rivista in questo film dove è costretta a dire cose che voi umani non potete nemmeno immaginare: avrà pensato che sicuramente ne sarebbe uscita meglio agli occhi del pubblico. Per puro gioco mi sono divertito a segnarmi i momenti (s)cult (e sono parecchi) che caratterizzano il film di Joan Chen (meglio che rimanga solo attrice):
1) - Charlotte, dopo avere incontrato la sera prima Will, il mattino dopo riceve una sua telefonata: le sue smorfie sono sconcertanti, a tratti quasi raccapriccianti (probabilmente non le fa nemmeno una bambina di 5 anni, mentre Charlotte nel film ne ha 22!!!); gli imbarazzi di lui lasciano di sasso (ma come non è un dongiovanni?);
2) - "Sono troppo vecchio per te", dice Will. "Non importa, colleziono oggetti antichi", risponde lei con grande senso dello humor;
3) - Will e Charlotte ballano (stendiamo un pietoso velo sul vestito di lei - semplicemente orrendo) lui le dice: "Tu non balli, fluttui", brivido lungo la schiena;
4) - dopo il ballo Charlotte aspetta che Will la baci, ma il gigolò ha un momento di esitazione e le chiede che cosa si aspetta da lui. Charlotte trepidante e già pronta a sentire le labbra di lui sulle sue, risponde: "speravo che la legge di gravità facesse il resto", chissà cosa succede poi;
5) - al parco Will dice a Charlotte con estremo romanticismo: "Tu mi guardi con uno sguardo che non merito", e lei, ovviamente: "Meritatelo!"; e intorno a loro cadono le foglie a rendere tutto ancora più sentimentale, mentre a noi cade qualcos'altro;
6) - "il nostro amore è di corsa", dice lei. Strano ma vero, non si mettono a correre: sarebbe stato fantastico;
7) - " il cibo è l'unica cosa che nutre veramente"! Perla di saggezza da parte di lui;
8) - "la bugia più bugia che voglio sentire è la verità"! Perla di saggezza da parte di lei;
9) - sulla macchina che li riporta a casa, dopo una serata a casa di amici. Charlotte sospetta che Will abbia avuto un'avventura con una vecchia fiamma e per scoprirlo gli dice: "Quando si è malati NEL cuore, si è in grado di sentire ogni battito". Charlotte capisce così che Will l'ha tradita. Scende dalla macchina, furibonda e lo lascia. E noi esultiamo!!
10) - l'amico di Will, fa lo psicologo e gli dice: "ci sono due storie d'amore: lui perde lei e lei perde lui". Scoperta dell'acqua calda!!!
11) - Abbracciati, mentre la neve cade e tutto si illumina per Natale, Will sussurra a Charlotte: "Ti amo" e lei si illumina: raggelante;
12) - Notte d'amore tra Will e Charlotte, ripresa, con grande originalità, attraverso i vetri con le facce di lei estasiate e le loro mani che si intrecciano e si stringono forte: forse nemmeno più in "Beautiful" si riprendono i momenti di passione con tale banalità disarmante;
13) - I due passeggiano e Will dice a Charlotte cosa lei gli abbia regalato, da quando stanno insieme: "felicità, incertezze, amore, vita!", in un crescendo da latte alle ginocchia;
14) - Will vaga disperato per la città e decide di fare una visita alla figlia ormai trentenne e in attesa di un bambino, da lui sempre ignorata, praticamente dimenticata. Piangendo le comunica tutto il suo dolore, chiedendole perdono per il suo egoismo e superficialità e per non essere stato per lei un buon padre. La ragazza, senza nutrire un minimo rancore o rabbia lo accoglie a braccia aperte e gli promette, essendo ricercatrice, che lo aiuterà a trovare il miglior chirurgo su piazza che possa operare Charlotte. Naturalmente il dottore viene trovato in un batter d'occhio: super impegnato e indaffarato, eppure disponibile per un appuntamento immediato. Basterà poi chiamarlo nell'urgenza che lui, anche se appena uscito da un'altra sala operatoria, si precipiterà in elicottero a New York, essendo dell'Ohio, magari ripassandosi il caso, pronto per operare: mai visto tanta efficienza e disponibilità, nemmeno a E.R.;
15) - il dottore esce dalla sala operatoria, ripreso in ralenti, e si toglie con rabbia la mascherina, facendo capire che l'operazione non è proprio andata bene. La Chen inquadra le facce esterrefatte (come le nostre) e disperate (noi non arriviamo a tanto) di Will e dei suoi amici. Qui è davvero difficile trattenersi dal ridere;
16) - Will su una piccola barca con la figlia dà da mangiare al nipotino: non è stato un buon padre, ma vuole essere un buon nonno: desolante.
Al di là del gioco, un film di un'ipocrisia, falsità e banalità senza precedenti, imbarazzante per come si prende gioco dello spettatore, reputandolo un povero imbecille, irritante per la superficialità desolante con cui affronta anche temi assoluti come la morte. Eppure in Italia, ma solo in Italia, è riuscito a incassare qualcosa come trenta miliardi delle vecchie Lire: questo lascia ancora più basiti ed increduli. Ma siamo davvero così dementi noi italiani?
Voto: 2

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