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Nostalgia

Regia di Mario Martone vedi scheda film

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La recensione su Nostalgia

di gerkota
9 stelle

NEI CINEMA ITALIANI DAL 24 MAGGIO 2022

VISTO AL CINEMA ADRIANO DI ROMA

 

La nostalgia è composta dai continui ricordi di un’infanzia disagiata ma spensierata con l’amico del cuore, in scorribande sulla moto per le vie di una Napoli sempre tormentata ma in qualche modo madre accogliente. La nostalgia è il rimorso per una mamma abbandonata da anni per fuggire un passato angoscioso, alla ricerca di una vita regolare che desse una speranza di riscatto. La nostalgia è il rimpianto per una città alla fine odiata ma che ancora s’infiltra nelle pieghe più nascoste dell’anima.

 

scena

Nostalgia (2022): scena

 

A un anno di distanza dall’ottimo Qui rido io, Mario Martone torna nei cinema con un film accurato e commovente e teso, che parla della sua Napoli in modo del tutto originale. Città cadente, scrostata di muri di palazzi muffi e sbiaditi, in cui persiste tenace il senso dell’onore e del giusto, che accomuna eppure tanto separa un prete da un boss della camorra. Il regista partenopeo riduce per il cinema l’ultimo romanzo (che non ho letto) dello scomparso Ermanno Rea e ci restituisce non tanto la Napoli chiassosa e trafficata e incontrollabile vista in moltissime rappresentazioni cinematografiche, quanto più la metropoli meridionale scovata nelle sue realtà rionali, nostalgiche di un provincialismo quasi paesano.

 

Mario Martone

Nostalgia (2022): Mario Martone

 

Protagonista della vicenda è Felice, napoletano che ha fatto carriera al Cairo e in Egitto ha realizzato l’esistenza che gli spettava. Egli, come richiamato da un’ancestrale capacità di prevedere il futuro, torna in Italia, a Napoli, per rivedere l’anziana madre e con l’inconscia – in principio - smania di mettere a posto i tasselli di una vita lasciati in disordine. Nella parte uno straordinario Pierfrancesco Favino (visto di recente in un altro bel film del 2022, Colibrì), che di nuovo conquista con la recitazione meticolosa e la sua formidabile capacità di utilizzo della voce. Nel caso di Nostalgia, l’attore romano nel corso della vicenda passa da un italiano parlato con forte accento arabo al napoletano, man mano che nel suo personaggio riaffiorano le strutture mentali foggiate nella giovinezza.

 

Pierfrancesco Favino, Nello Mascia

Nostalgia (2022): Pierfrancesco Favino, Nello Mascia

 

Nei panni del parroco del famigerato rione Sanità, Martone chiama un interprete partenopeo che negli anni ha saputo ritagliarsi un posto d’onore nel cinema italiano di qualità, quel Francesco Di Leva che a breve dovremmo vedere anche nel cast di Ti mangio il cuore, film tratto dal saggio omonimo scritto dal giornalista Carlo Bonini, che scava nel violento mondo della criminalità organizzata nella provincia di Foggia. Il rapporto tra Felice e don Luigi è nodale nella storia raccontata in Nostalgia, lì dove mette in risalto l’ostinata convinzione del primo di poter ricucire gli strappi più sanguinosi e la determinazione del secondo nel tentare di sconsigliare l’amico dal voler recuperare col cuore ciò che lì, in quella Napoli, di cuore non ne ha mai avuto.

 

Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva

Nostalgia (2022): Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva

 

Nel cast spicca anche l’interpretazione di Tommaso Ragno (quest’anno visto pure nel coraggioso Siccità, di Paolo Virzì) che, seppure con un minutaggio piuttosto basso nell’arco di quasi due ore di girato, lascia una volitiva impronta nelle emozioni dello spettatore. Il suo Oreste detto 'o Malomm, è l’incarnazione dell’angelo precipitato agli inferi, alfiere del male incapace di ritrovare in sé l’animo bonario del ragazzo e quindi in contrapposizione al bene rappresentato dall’ex sodale d’infanzia, Felice. Bella prova anche per la quasi ottantenne Aurora Quattrocchi (ammirata in Anime nere, 2014) nelle vesti di mamma Teresa. Toccante la scena in cui Felice, ritrovata la madre in condizioni prossime all’indigenza, una sera le fa il bagno, insaponandola e sciacquandola con la tenerezza di un padre verso una figlia appena nata.

 

Tommaso Ragno

Nostalgia (2022): Tommaso Ragno

 

La vita, in fondo, può essere un vicolo buio, che percorriamo con animo sereno senza poter prevedere quando, la morte, ci tenderà il suo agguato. Un film da non perdere. Voto 8,6.

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