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Jurassic World: Il dominio

Regia di Colin Trevorrow vedi scheda film

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La recensione su Jurassic World: Il dominio

di r.237
2 stelle

Colin Trevorrow, dopo un film indipendente che ha incassato molto rispetto al budget, è stato messo da Spielberg al timone di un progetto enorme da centinaia di milioni di dollari con l'obiettivo di riportare al cinema il "marchio" Jurassic Park. Il perché sia stato scelto un regista così impersonale e, tutto sommato mediocre, svela già le intenzioni di partenza: raccattare quanti più dollari possibili e imbastire uno spettacolone buono per tutti.

 

Peccato che alla base ci sia un romanzo di buon livello e soprattutto un film che, rivisto oggi, mostra tutta la sapienza registica del suo creatore, Steven Spielberg e una sceneggiatura di David Koepp che, pur lontana dalla perfezione (alcune facilonerie nel terzo atto) almeno riusciva a creare tensione e divertimento oltre che ad essere abbastanza credibile.

 

In trent'anni il blockbuster americano è decaduto, i film vengono fatti col misurino dagli analisti del marketing e non serve più che a dirigere ci sia uno bravo, basta mettere un capo cantiere che sappia più o meno dove mettere le mani, il resto lo fanno i capi reparto degli effetti speciali. Il primo film esauriva già tutti i temi portanti del romanzo mentre il secondo, sempre diretto da Spielberg con un incredibilmente svogliatissimo Jeff Goldblum protagonista, rinunciava a ogni pretesa di verosimiglianza virando sull'avventurona semplicistica. Sul terzo capitolo, diretto da Joe Johnston, meglio stendere un velo pietoso.

 

Il sesto film della serie, Il Dominio, tenta di re-inserire alcuni elementi chrictoniani sulla genetica abbastanza interessanti, e infatti  alcune idee non sono per niente da buttare. Peccato che la storia vada oltre la fantascienza e il tutto sia assemblato con freddezza in una corsa anemica alla bulimia spettacolare e secondo canoni stereotipati oltre ogni misura, un ritmo eccessivo che non permette alla suspense di esistere e con un livello di verosimiglianza da cartone animato per bambini piccoli che,  ormai, sembra essere il livello critico del pubblico di massa da una quindicina d'anni a questa parte.  Anche le scene d'azione non fanno paura, non hanno alcuna tensione, sono visivamente banalissime nella loro costruzione e messa in scena e ricordano le sequenze animate dei videogiochi: alla fine si rimpiangono le famose. vecchie cucine del film del '93. Quanto al divertimento nel vedere dei malcapitati mangiati dai dinosauri, anche qui il film elimina anche quel poco che si vedeva nei due precedenti "World".  Le sequenze emotive con gli attori storici non vanno molto meglio. "Jurassic Park" semplificava il romanzo di Chricton ma non insultava l'intelligenza del pubblico e soprattutto era divertente.

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