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Licorice Pizza

Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Licorice Pizza

di berkaal
4 stelle

Trama: Alana e Gary si innamorano. Fine. Come nella musica, il livello medio del cinema è scaduto tantissimo, basta poco quindi per far raggiungere l'orgasmo ai cinefili. Storia del titolo: James Greenwood nel 1969 apre un negozio di dischi a Long Beach,  e invece di chiamarlo "Jim's Records" sceglie il termine colloquiale per indicare il long playing in vinile che ha sentito nell'album "In Concert" del duo "Bud & Travis": "licorice" perché la liquirizia è nera, come il vinile, e pizza per la dimensione. Il negozio "Licorice Pizza" diviene negli anni successivi una catena nel sud della California, e figura nel film "Fast Times at Ridgemont High" ("Fuori Di Testa" in Italia) al quale guarda caso si è ispirato Paul Thomas Anderson (oltre che ad "American Graffiti") per realizzare questa pellicola. Quasi tutti gli episodi del film sono accaduti veramente, il regista non ha fatto altro che appuntarseli per poi cucirli insieme in questa pellicola, come le coperte di una volta fatte coi quadretti di lana. Uno per tutti: circa vent'anni fa Anderson si sta aggirando nel suo quartiere di Tarzana e passando davanti ad una scuola media vede un ragazzo che ci prova con una giovane che fa parte dello staff, da qui l'idea che ha dato spunto alla vicenda. In più, molti dei personaggi corrispondono a persone reali: Gary Valentine è Gary Goetzman, Jack Holden è William Holden, Rex Blau è Mark Robson e/o Sam Peckinpah, Lucy Doolittle è Lucille Ball, Jon Peters, Joel Wachs e Mary Grady sono essi stessi medesimi. Tanti caratteri, zero caratterizzazione: anche della protagonista, a parte la sua burbanza, emerge ben poco durante tutta la pellicola, e lo stesso dicasi per il deuteragonista. C'è un altro punto che desta enorme perplessità: in una nazione ove i minori devono circolare accompagnati da un adulto che ne è responsabile durante l'orario scolastico, cioè fino alle tre del pomeriggio, e in mancanza di ciò vengono tradotti nel più vicino posto di polizia per accertamenti, è inconcepibile che un quindicenne nel giro di tre mesi, il raggio temporale del film, prima gestisca un negozio nel quale vende materassi ad acqua, e poi apra una sala giochi avendo alle sue dipendenze la madre, stipendiata, e una manciata di bambini delle elementari. Certo, Gary Goetzman queste attività le ha effettivamente svolte, ma è altamente improbabile, se non impossibile,  che sia successo quando aveva quindici anni. Nota positiva, il cast è praticamente costituito da un'unica, grande famiglia, genitori, figli e parenti dei personaggi principali si sprecano, e si conoscono da moltissimo tempo. Un esempio per tutti: l'insegnante di arte di Paul Thomas Anderson alle elementari era Donna Haim, madre della protagonista Alana Haim, e lo scolaretto si innamorò della docente. Inoltre i due protagonisti si conoscono da moltissimo tempo, dato che le tre sorelle Haim fecero da babysitter al piccolo Cooper Hoffman una volta che il padre era impegnato con il regista, suo grande amico. Se non altro, nota positiva è che la colonna sonora è l'elemento migliore del film, e ci sono state risparmiate le canzoni delle sorelle Haim, che sarebbero proprio state una ginocchiata nelle parti basse. Per concludere: più alte sono le aspettative, più cocente è la delusione.

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