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Siccîn

Regia di Alper Mestçi vedi scheda film

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La recensione su Siccîn

di undying
6 stelle

Primo capitolo di sei horror turchi realizzati dallo stesso staff tecnico del ciclo Üç Harfliler, con il quale condivide identica impostazione: attinenza a fatti realmente accaduti ed evocazione - tramite rituali agghiaccianti - di un Jinn (demone della religione musulmana) per odio e vendetta.

 

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Siccîn (2014): locandina

 

La giovane e graziosa Öznur (Ebru Kaymakci), dopo aver vissuto un esperienza di amore con il cugino Kudret (Koray Sahinbas), rimane incinta e viene malamente abbandonata dall'uomo che ne provoca - picchiandola - la morte del figlio. Öznur, gelosa del matrimonio di quest'ultimo, decide di operare al fine di allontanare Kudret dalla moglie Nisa (Pinar Caglar Genctürk). Al fine di ottenere il suo obiettivo, Öznur coinvolge uno stregone per lanciare una maledizione verso la sposa e tutti i suoi consanguinei - la piccola figlia cieca (Merve Ates) e l'anziana madre invalida - destinati a morire entro cinque notti.

 

"Tutte le cattive azioni compiute intenzionalmente o accidentalmente saranno ricordate. Pagheremo i debiti dei nostri peccati, qui come nell'altro mondo." (Sijill, dal Corano, Surah 83)

 

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Siccîn: Merve Ates

 

Classico e forse tra i più famosi horror turchi a livello internazionale, diretto da Alper Mestçi, realizzato dallo stesso staff tecnico che parallelamente lavora alla serie gemella Üç Harfliler (cinque titoli girati tra il 2010 e il 2019). Il successo del film garantisce una continuità produttiva che si protrae sino al 2019, con un titolo realizzato a cadenza annuale sino ad arrivare a sei capitoli. Sono tutti lungometraggi particolarmente curati, opera del produttore Muhtesem Tözüm (studio "Muhtesem Film"). Anche in questa occasione una didascalia iniziale avverte che la storia è ispirata a fatti realmente accaduti e, di nuovo, per una questione di gelosia e vendettta, qualcuno (Öznur) decide di lanciare una maledizione contrastata in seguito da un esperto occultista e destinata a tornare al mittente con effetto boomerang. Siccîn (in Kurmanji traducibile come violento o veemente) è una storia semplice e circoscritta al genere, proprio per questo efficace grazie anche alla solida direzione di Alper Mestçi, che si conferma essere regista di qualità e particolarmente a suo agio nel rappresentare visivamente cerimonie macabre, tipo l'impressionante "maledizione del maiale" che prevede l'esecuzione di un rito consistente nell'incidere versi del Corano su una tibia di cadavere, poi avvolta negli intestini dell'animale. 

 

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Siccîn: Merve Ates al capezzale della nonna

 

Per quanto la sceneggiatura si sviluppi in un contesto religioso musulmano, gli effetti sono del tutto accostabili a quelli di un horror occidentale, così che il Jinn evocato appare ai nostri occhi come uno qualunque dei demoni descritti nella gerarchia infernale dalla religione cristiana ortodossa. E le funzioni liturgiche (con dichiarazione riportata nella citazione d'apertura) hanno effetto di rendere credibili - a qualunque latitudine del nostro pianeta - la morale e i precetti delle varie religioni, che presentano comunque una base comune. Le riprese dinamiche e movimentate, i suggestivi effetti acustici e la totale immersione nel mondo del paranormale ne fanno titolo assolutamente consigliato ai patiti del genere. Un elemento centrale, inoltre, rende particolarmente significativo il tentativo di evidenziare la condizione della donna in Turchia, sottomessa ai capricci e ai voleri dell'uomo (Kudret non solo ha avuto un figlio in una relazione extraconiugale, ma ha provocato la morte del bambino indesiderato e la stessa condizione di cecità della figlia naturale). Siccîn è un horror d'effetto, sicuramente in grado di garantire 90 minuti di buon cinema.

 

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Siccîn: Pinar Caglar Genctürk

 

Curiosità

 

Sijjin è il nome di un testo religioso che elenca i nomi dei dannati e simboleggia un luogo di detenzione delle anime, situato nel più profondo dell'inferno.

 

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Siccîn: scena

 

Antologia dell'orrore

- Siccîn - La serie completa -

(Ordine cronologico)

 

1- Siccîn (Alper Mestçi, 2014)

2- Siccîn 2 (Alper Mestçi, 2015)

3- Siccîn 3:  Cürmü Ask (Alper Mestçi, 2016)

4- Siccîn 4 (Alper Mestçi, 2017)

5- Siccîn 5 (Alper Mestçi, 2018)

6- Siccîn 6 (Alper Mestçi, 2019)

 

 

"Non c’è sentimento che cresca più rigoglioso della paura, e saremmo davvero ben povera cosa senza le paure che abbiamo patito. E’ una tendenza caratteristica degli esseri umani esporsi continuamente alla paura. Le nostre paure non vanno mai perdute, anche se i loro nascondigli sono misteriosi. Forse, di tutte le cose del mondo, nulla si evolve e si trasforma meno della paura." (Elias Canetti)

 

Trailer 

 

F.P. 27/02/2021 - Versione visionata in lingua turca (durata: 89'41")

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