Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Diventa difficile giudicare il film di un regista eclettico ed originale come Sorrentino quando è alle prese con la parte più intima e profonda della sua esistenza, un'adolescenza interrotta, la morte improvvisa dei genitori, il vuoto che diventa genio creativo e ripartenza per un nuovo percorso, per una carriera che sarà prodiga di successi. E' difficile perchè da Sorrentino ci si aspetta il guizzo, la sorpresa, le atmosfere oniriche e conturbanti. Qui invece lo sguardo è volutamente concreto, anche se non mancano momenti di affascinante visionarietà, cosi' come l'analisi schietta di una normalità familiare fatta di pranzi con i parenti, sorelle che si chiudono in bagno, vicini impiccioni e genitori che si amano e si odiano al tempo stesso. Un film che aiuta a capire tanti lati dell'uomo Sorrentino, a partire da quella dedica a Maradona nella notte dell'Oscar, e tanto di cappello se prevale l'omaggio affettuoso e intimista di un figlio rispetto alla poliedrica e pirotecnica vivacità di altre sue pellicole.
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