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Echi mortali

Regia di David Koepp vedi scheda film

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La recensione su Echi mortali

di Baliverna
6 stelle

I delitti nascosti prima o poi vengono alla luce e chiedono giustizia, anche col solo fatto di essere rivelati a tutti.

Sinceramente mi aspettavo di più, anche per via di certi articoli di Film TV; tuttavia, tenendo conto che è un film americano con attori famosi che punta al grande pubblico, le caratteristiche sono proprio quelle da aspettarsi in questa situazione.
Il ritrmo è veloce, forse un tantino troppo, tanto che non vengono approfonditi personaggi e situazioni. Nello stesso senso, si comincia subito con l'evento innescante della vicenda, senza aver avuto modo di mettere a fuoco la situazione iniziale.
Precisatine i limiti, il film si guarda con interesse per vedere come va a finire (anche se si intuisce abbastanza presto il fattaccio nascosto). Il senso di minaccia e palpabile, soprattutto in certi personaggi, come quello della babysitter. Una trovata indovinata è quella del radio-microfono per ascoltare la stanza del bambino, con certi suoi misteriosi fruscii.
Per quanto riguarda l'ambientazione, siamo in un rione di villette della classe media, che però a volte nascondono segreti inconfessabili, al punto che, dopo che i figli hanno compiuto il delitto, i padri sono disposti a tutto pur di occultarlo. Resta il problema di come dei ragazzi di famiglie non disagiate siano capaci di atti fin da subito odiosi, che tuttavia poi prendono una piega ancora peggiore e degenerano velocemente fino all'orrore puro. Vengono in mente certi episodi di cronaca nera italiana, come quello della ragazza uccisa e occultata per anni nel sottotetto di una chiesa. In quel caso l'assassino arrivò a tanto perché i genitori, anziché contrastare certe sue tendenze cattive e brutti segnali che aveva dato, li avevano coperti e si erano rifiutati di affrontarli. Tornando alla pellicola, una figura e un episodio non approfonditi (a cui però qualche particolare andava aggiunto) è quella del ragazzo con la pistola, il quale - si può supporre - è devastato dal rimorso per il male che ha fatto, fino alla pazzia e al suicidio. Pare inoltre che il regista voglia dare di quel rione della città un'immagine caotica, di disordine e frenesia, come nell'episodio dell'adunanza per le strade a motivo di qualche festa. Tuttavia l'immagine di questo rione, con tutti che si conoscono e i segreti che nasconde, è forse l'elemento più riuscito del film.
Kevin Bacon si impegna molto, tanto che in alcuni momenti forse recita sopra le righe.
Nonostante i limiti, è un film coinvolgente, buono per passare una serata con qualche brivido.

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