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Gli occhi di Tammy Faye

Regia di Michael Showalter vedi scheda film

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La recensione su Gli occhi di Tammy Faye

di Souther78
6 stelle

Un film recitato e diretto bene, con ottime scenografie, che purtroppo si deve confrontare con una lunghezza eccessiva e una carenza di fondo, che viene peraltro amplificata dall'impostazione assolutamente compiacente nei confronti della protagonista. Sicuramente interessante come spaccato di una certa America e di certi anni, ma nulla più.

Cinema verità che racconta una storia francamente inutile. Non si capisce bene quale dovrebbe essere l'interesse del pubblico nei confronti di fatti che nulla hanno di straordinario, oltretutto accaduti ormai decenni fa e presumibilmente ignoti alla maggior parte degli spettatori odierni. La recitazione, i dialoghi e la tecnica registica lo salvano dal precipizio, però resta il fatto che alla fine della visione la sensazione prevalente è quella di aver guardato qualcosa di scarsissimo interesse. "Tutto qui?", viene da chiedersi. Sì: tutto qui. Storie come quella di Tucker, Deloian, o simili, sembrano lasciare qualche spunto di riflessione, o un approfondimento di fatti poco noti o addirittura trascurati dalle cronache. Di solito una storia vera viene scelta o perchè di eccezionale interesse e notorietà, o perchè colpisce (per esempio quelle dei serial killer), o per svelare retroscena o versioni alternative (vd. JFK). Qui non sembra esserci nulla di tutto questo, e chi (come presumo la maggioranza del pubblico italiano) non sa di cosa si parli è in perenne attesa di un colpo di scena che non arriva mai.

 

Un film recitato e diretto bene, con ottime scenografie, che purtroppo si deve confrontare con una lunghezza eccessiva e una carenza di fondo, che viene peraltro amplificata dall'impostazione assolutamente compiacente nei confronti della protagonista. Tra l'altro interessante che questo film sia stato realizzato dopo la sua morte, soprattutto considerando le parole del marito, allorchè dice che si prenderà lui le responsabilità. Insomma... già era difficile credere che lei fosse all'oscuro di tutto... poi simili allusioni certo insinuano una pulce nell'orecchio.

 

Anche questo va nel novero delle occasioni sprecate. Sicuramente interessante come spaccato di una certa America e di certi anni, ma nulla più.

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