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La scuola cattolica

Regia di Stefano Mordini vedi scheda film

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La recensione su La scuola cattolica

di Malpaso
8 stelle

Roma, gli anni '70 ed il massacro del Circeo.

La recensione che segue la trovate anche sul mio blog.

 

Film destinato a far discutere, a La scuola cattolica di Stefano Mordini sicuramente non manca quell'impegno socio-politico incapace di lasciare indifferente lo spettatore, come avveniva in tanto cinema di qualità degli anni '70. Decade importante, dalla quale il regista non attinge solamente il fatto di cronaca, il massacro del Circeo, ma anche l'estetica.

 

Ad essere protagonista del film non sono né la vittima né il carnefice, bensì tutto l'ambiente che ruota attorno all'istituto maschile, già citato, infatti, dal titolo stesso. I figli dell'alta borghesia, la Roma bene, le loro vite: Mordini li ritrae girando quasi un “cinéma vérité”, non interessandosi troppo alle cause della follia degenerata, bensì ponendo allo spettatore un quesito di fondo per niente scontato. Dove sta il limite della libertà a fronte di una morale imposta? L'opera non assume sulle proprie spalle alcuna missione, non vuole giustificare né puntare il dito; grazie alla sua messa in scena apparentemente disumanizzata La scuola cattolica ci si para davanti agli occhi come una sequenza di eventi tristemente coerente, il sofferto ed inevitabile parto di un incubo realmente avvenuto.

 

Mordini non ha paura di prendersi sul serio (e non poteva né doveva fare altrimenti visto il soggetto affrontato) e quando c'è da osare non si tira indietro: man mano che i personaggi perdono il controllo della situazione, il film spinge sul pedale dell'orrido, inteso come ciò che provoca repulsione, e diventa difficile rimanere impassibile per lo spettatore più sensibile.

 

L'occhio del regista (leggasi MDP) è irrequieto, non smette mai di muoversi, di cercare la verità dietro i volti dei personaggi. Così, superata una prima stratificazione socio-ambientale, ben accompagnata da una fotografia capace di renderci una Roma maestosa ma grigia, lugubre e spenta, Mordini ci accompagna nell'adolescenza di una generazione di giovani ricchi incompresi, incapaci di comunicare, spaventati davanti all'ignoto mondo del sesso, a loro ancor più incomprensibile; stritolati tra una morale ipocrita, una parvenza di libertà totale ed una concezione dell'erotismo soffocante perché codificata, i ragazzi de La scuola cattolica sono a loro volta vittime inconsapevoli di un sistema incapace di tendere al bene. Un sistema dove il male crea necessariamente altro male e la reazione naturale è chiudere gli occhi.

 

A conti fatti, aver subito la censura italiana (primo caso per un film italiano da oltre dieci anni a questa parte) rende La scuola cattolica di Stefano Mordini un'opera ancor più potente ed attuale.

 

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