Nel 1860 la granduchessa di Parma, Maria Luisa, vuole dotare il suo piccolo stato di una ferrovia, malgrado i maneggi del conte Muller e di alcuni cortigiani. La nobile fa arrivare dall'America l'ingegnere Farrel del quale si innamora. A metterle i bastoni tra le ruote anche il governatore di Milano. Il bell'ingegnere è costretto a subire atti di sabotaggio da un gruppo di uomini stipendiati da Muller.
Note
Risorgimento in salsa quasi western. Rimandi storici azzardati e facce poco plausibili. Ma la storia è talmente anomala da divertire.
XIX secolo. Per costruire un'imponente ferrovia, il granducato di Parma convoca l'ingegnere americano Farrell. Questi trova però ogni genere di opposizione e boicottaggio al suo lavoro, non ultima la presenza di un'affascinante contessina austriaca, spia in incognito dal vicino regno.
Scritto dal regista insieme ad Arpad DeRiso, La strada dei giganti è un curioso film… leggi tutto
XIX secolo. Per costruire un'imponente ferrovia, il granducato di Parma convoca l'ingegnere americano Farrell. Questi trova però ogni genere di opposizione e boicottaggio al suo lavoro, non ultima la presenza di un'affascinante contessina austriaca, spia in incognito dal vicino regno.
Scritto dal regista insieme ad Arpad DeRiso, La strada dei giganti è un curioso film…
Il treno, "locus conclusus" in movimento, una sorta di strano paradosso che la mente fatica ad accettare. Strumento del viaggio, della fuga, del ritorno. Luogo d'incontro o agente separatore, ambiente ideale di…
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