Regia di Elio Petri vedi scheda film
Un impiegato di banca, allergico al denaro, si dimette in seguito al rifiuto del suo direttore di ottenere un prestito. Da quel momento sarà ossessionato dal perseguitare in maniera costante un macellaio che incarna quello che secondo lui è il male nella società: il ladro a norma di legge. Petri (che chiude un'ideale trilogia insieme a Indagine e La classe operaia) cerca di rappresentare in modo grottesco il suo modo di vedere la proprietà privata e il suo rapporto con i comuni ladruncoli da strada. Pur non condividendo affatto le opinioni con cui il regista "plasma" l'opera, devo ammettere che il film è ben riuscito, ben recitato e non ammette mai spiragli al bene nel suo pessimismo. Forse il personaggio del macellaio (un bravissimo Ugo Tognazzi) è troppo macchiettistico, probabilmente per aiutare Petri nella descrizione del male capitalista.
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