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Non uno di meno

Regia di Zhang Yimou vedi scheda film

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La recensione su Non uno di meno

di bradipo68
10 stelle

Un film straordinario ancorato alla realtà alla stessa maniera del neorealismo italiano d'annata o anche della poesia del quotidiano di molti film di Kiarostami per non andare troppo in là con gli anni.La contadina tredicenne Wei che si ritrova maestra per caso rivela doti umane e morali sorprendenti e non perchè il maestro che deve sostituire  le ha detto che vuole (ri)trovare dopo il mese in cui è costretto ad assentarsi tutti gli alunni che ha lasciato("non uno di meno") o perchè il capovillaggio le ha promesso un premio in denaro.La supplente ha una missione da portare a termine e cerca di farlo in tutti i modi anche a costo di rischiare se stessa in un viaggio nella città tentacolare così diversa dal villaggio fuori dal tempo in cui spende la propria esistenza.E'questo il cardine del film:la città fa parte di un mondo totalmente diverso,ricco di auto e di biciclette in cui ognuno pensa a barcamenarsi come può.Il villaggio è invece un unicum,totalmente chiuso alle innovazioni,un ambiente rurale fermo a qualche decennio prima.La maestrina Wei senza denaro,senza cibo e senza una meta precisa parte per ritrovare il piccolo Zhang inghiottito dalla città.E la sua perseveranza verrà premiata grazie alla solidarietà che comunque trova in molti abitanti e a un programma televisivo che permette il ricongiungimento.Da antologia la sequenza in cui Wei è nello studio televisivo per cercare Zhang.Alle domande della intervistatrice oppone un silenzio dettato dalla timidezza finchè le lacrime prendono il sopravvento e l'emozione le fa biascicare qualche parola.Improvvisamente i riflettori si sono accesi su di lei,il progresso le ha permesso di arrivare al suo scopo,quella cosa sconosciuta che è la televisione ha assolto a un impegno civile.Nella città la vita è scandita da cose che Wei non ha e neanche conosce:il denaro,i documenti,la burocrazia in genere,la televisione che permette di raggiungere molte più persone che facendo un annuncio.E da parte dei curatori della trasmissione c'è già la pregustazione di un indice d'ascolto altissimo per la storia che dovranno raccontare.Tanto per ritornare agli scopi molto meno alti che si prefigge il mezzo televisivo.Una volta ritrovato al piccolo Zhang viene domandato che cosa lo ha colpito della città e lui risponde l'aver dovuto chiedere il cibo per un minimo sostentamento.Cose per lui del tutto inedite,al villaggio non accadeva.Dopo la Pechino hi tech di  Keep Cool   Yimou  torna a raccontare la Cina delle campagne in cui l'analfabetismo è una vera e propria piaga sociale.Un film di denuncia soft perchè la politica non viene mai nemmeno nominata in cui si elogia il buon cuore di tanti cinesi anche in posti importanti(il direttore della televisione molto più comprensivo della portinaia ligia alle regole).La cinepresa di Yimou è attratta dai bambini che sono i veri protagonisti del film nella vita quotidiana della loro classe:sono loro il futuro.Condivisibile anche la scelta di utilizzare tutti attori non professionisti intenti però a impersonare quello che fanno realmente nella vita.La piccola Wei è veramente una contadina,il capo villaggio è un capo villaggio e anche il direttore è il responsabile di un network televisivo.Assieme a Lanterne Rosse è per me il miglior film di Yimou....

Su Zhang Yimou

regia senza orpelli

Su Wei Minzhi

straordinaria

Su Zhang Huike

bravissimo

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