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Una famiglia mostruosa

Regia di Volfango De Biasi vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Una famiglia mostruosa

di Lina
8 stelle

Apprezzabile parabola sulla diversità, che fonde con stile e classe fantasy e commedia, pagando un evidente tributo alla Famiglia Addams e Ransie la strega. Destinato a piacere a chi apprezza il genere.

Ho sempre amato le storie che hanno per soggetto i freaks, perciò non potevo perdermi questo fillm.

Del trailer può sembrare una commedia demenziale, con battute elementari, vecchie come il cucco e scontate. Invece, l'atmosfera che si respira non è poi così frivola o tendente alla parodia. È semi-seria, con spruzzate di umorismo garbato e simpatico.

 

La trama è semplice ma godibile e accattivante. Punta a diventare gradualmente una sorta di parabola sulla diversità e sulla potenza del vero amore, capace di amare, appunto, il diverso. C'è però, anche una morale sull'importanza di essere onesti nella vita di coppia, senza nascondersi nulla.

 

I personaggi sono divertentini, ben caratterizzati e alquanto "variegati". I mostri ci sono tutti: Frankenstein, vampiri, streghe, uomini-lupo, fantasmi e perfino donne invisibili. Una famiglia davvero assortita e certamente più unica che rara, che dovrà fare i conti con una famiglia umana, a suo modo in realtà, anch'essa molto eccentrica.

 

A riunire le due famiglie del tutto opposte, sarà l'amore di Adalberto (un bel giovanotto che durante le notti di luna piena diventa un po' troppo peloso) e Luna, una ragazza umana come tante altre che rimane incinta di lui senza ancora conoscere la sua vera natura.

Avranno entrambi qualcosa da perdonarsi e da imparare l'uno dall'altra, e alla fine, vincerà l'amore incondizionato.

 

La recitazione è mediamente buona e convincente. Mi ha conquistato in particolare, più dei protagonisti, il personaggio di Salmetta (adorabile con il suo caratterino, anche se ricorda un pochino Mercoledì degli Addams) e mi ha divertito più di tutti, il fratello di Vladimiro, un Frankenstein impacciato e buffo mentre tenta di parlare... si lascia apprezzare naturalmente, anche il ruolo minore di Pippo Franco.

 

Ghini, Lillo e la Ocone sembrano a loro agio e formano una squadra esilarante insieme.

 

Originale e non prevedibile il finale.

 

Nel complesso, l'opera appare come una via di mezzo tra la Famiglia Addams e l'Anime degli anni '80: "Ransie la strega" per i suoi spunti e tipologia di personaggi.

 

Si ridacchia e si passano un paio di ore circa, allegramente. Di sicuro, è una di quelle pellicole che mescolando fantasy e commedia, andrebbe guardata senza pretese, in buona compagnia, per rilassarsi ed evadere dai drammi della vita.

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