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American Pie

Regia di Paul Weitz, Chris Weitz vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su American Pie

di Lina
7 stelle

Questo filmetto è diventato un cult tra i giovani, tanto da ispirare una catena di sequel in alcuni casi riusciti ed in altri meno, ma a mio parere è un po' sopravvalutato perchè non ha proprio nulla di originale. E' divertente ed autoironico certo, ma si rifà alle vecchie commedie come "Porky's - Questi pazzi pazzi porcelloni" e simili. Quindi è roba trita e ritrita che mostra sempre le solite situazioni di adolescenti imbranati ed affamati di sesso, alle prese con i primi innamoramenti e le prime esperienze.

In questo caso i protagonisti sono buffi ed istrionici, ma si tratta comunque di una comicità elementare, di facile ispirazione, nonchè di una banalità estrema, poichè imbevuta completamente nella volgarità, nel turpiloquio, negli equivoci e nei doppi sensi. La sceneggiatura è ben scritta e ricca di dialoghi e situazioni irresistibili in fondo, ma è anche molto piatta perchè ruota sempre attorno alle vicissitudini di un gruppo di ragazzi e ragazze che non desiderano niente di meglio che sbarazzarsi al più presto della propria verginità - tantochè si propongono la sfida di riuscire a perderla entro la fine dell'anno scolastico. Così vediamo il tipo imbranato che non riuscendo ancora ad avere rapporti sessuali con le ragazze, sperimenta qualcosa di simile con una torta di mele per poi trovare una ragazza che sapendola più lunga di lui, quasi lo violenta; il tipo attratto dalle donne più grandi che  fa la sua prima esperienza proprio con la madre di uno dei suoi compagni di scuola; il tipo impaziente che fa pressione alla sua ragazza affinchè si decida a "consumare" con lui, ma che vede cedere solo alle soglie della loro maturità scolastica; il tipo rozzo e maschilista che cambia radicalmente modo d'essere e di fare diventando romantico soltanto quando conosce e s'innamora ricambiato di una ragazza raffinata che fa la corista di gospel nella scuola ed infine il tipo fanfarone e vanaglorioso che pur definendosi il "maestro del sesso" in realtà non ha alcuna esperienza ed è più che altro noto dalle ragazze per farsela addosso... insomma, gli stereotipi ci sono tutti però in questo caso si salvano perchè sono assortiti in maniera discretamente efficace con lo scopo di dissacrare l'antico e retrogrado mito della verginità e quindi come film, assomiglia più ad un ritratto realistico, ma satirico della generazione del ventunesimo secolo.

Memorabile in tutto questo si rivela in modo particolare la scena finale del padre di Jim che saltella orgoglioso perchè suo figlio è finalmente riuscito a consumare il suo primo rapporto sessuale...

 

Jason Biggs

 

Imbranato, melenso e spassoso, ha una tipica un faccia di... ma a suo modo è un mito!

 

Shannon Elizabeth

 

Frizzante e divertente.

 

Alyson Hannigan

 

Molto simpatica.

 

Thomas Ian Nicholas

 

Sufficiente.

 

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