Regia di Kurt Neumann vedi scheda film
Helene Delambre (Patricia Owens) telefona a Francoise (Vincent Price), fratello del marito Andrè:
"Francoise, ho ucciso Andrè... ho bisogno del tuo aiuto".
E tutto il film è incentrato sull'aiuto che si tenta di portare a questa donna all'apparenza buona e innocente, presunta assassina. Questa è la situazione fondamentale del film: la storia della mosca, fantastica di per sè stessa, è l'elemento dal cui credito dipenderà la sorte di Helene.
Allo stato attuale, se non si decide a svelare i motivi dell'omicidio di cui si autoaccusa, corre il rischio di essere impiccata o di essere ricoverata come pazza.
Francois, innamorato di lei, la convince a raccontare tutto con un espediente. Una storia talmente strana, per l'appunto quella della mosca, che non sa "se sarà capace di raccontare due volte".
La forza del film di Neumann sta, a mio avviso, proprio nella capacità di offrire questo doppio motivo d'interesse, due storie che si intrecciano e si rinforzano a vicenda. Il ritrovamento della mosca sostiene il peso di entrambe le storie, convaliderà il racconto della donna ed allo stesso tempo risolverà la situazione "fantascientifica". Ecco perchè è cosi' emozionante la scena finale, già di per sè stessa dotata di grande forza.
Lo svilupparsi di due storie intrecciate e dipendenti ma di stampo diverso (diciamo cosi': poliziesca la prima, fantascientifica la seconda) creano una specie di dimenticanza reciproca ( più di una persona che ha visto il film mi ha detto di non aver mai pensato, stranamente, al peso della prima situazione, che si concentrava invece sulla storia della mosca). Pure, nel nostro inconscio rimane sicuramente l'idea che la storia viene raccontata per autodifesa, proprio il fatto di dimenticarcene testimonia dell'interesse suscitato dall'elemento fantascientifico.
Quando, alla fine, l'ispettore diventa testimone del lato fantascientifico ora diventato realtà nella dimensione poliziesca, non riesce a trattenersi dal distruggere quella scena terribile e indimenticabile, quel grido di aiuto del quale "si ricorderà finchè campa".
Ecco le parole di Francoise all'ispettore, unici due testimoni del fatto, che ribadiscono il lato poliziesco:
"Ha commesso un assassinio non meno di quanto l'ha commesso Helene: uno ha ucciso una mosca con la testa d'uomo, e l'altro un uomo con la testa di mosca. Se Helene ha ucciso, ha ucciso anche lei!"
Alle volte verità essenziali vengono disegnate in modo mirabile da alcuni fims di fantascienza.
Ecco il dialogo finale tra Francoise e il figlio dello scienziato scomparso, del quale chiede le ragioni della morte:
Francoise: "[Tuo padre] Era come un esploratore in un paese ignoto dove non era mai stato nessuno. Era in cerca della verità, e aveva quasi scoperto una grande verità, ma per un solo istante si distrasse....
Bambino: "Fu quello che l'uccise?"
Francoise: "La ricerca della verità è il lavoro più importante che esista al mondo...e il più pericoloso."
Nonostante qualche ingenuità sulle quali chiudo entrambi gli occhi (il buono è troppo grande rispetto ai difetti), un vero capolavoro del cinema di fantascienza.
Sull'interpretazione di Vincent Price
Qualsiasi film vale la pena quando può vantarsi di annoverarlo nel cast.
Sull'interpretazione di Patricia Owens
Credibile.
Sull'interpretazione di Herbert Marshall
Ottimo ispettore.
Qualsiasi film vale la pena quando può vantarsi di annoverarlo nel cast.
Credibile.
Ottimo ispettore.
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