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Lock & Stock. Pazzi scatenati

Regia di Guy Ritchie vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lock & Stock. Pazzi scatenati

di axe
7 stelle

Il giovane Eddy, anche grazie al contributo di tre suoi amici, mette insieme la quota di centomila sterline, necessaria a poter sfidare sul tavolo da poker il malavitoso londinese "Hatchet" Harry, trafficante, baro e ricettatore. Deciso a vendicarsi del padre di Eddy, contro il quale aveva perso una cospicua somma molti anni prima, Harry trucca la partita, e rende Eddy e gli amici suoi debitori per 500.000 sterline; i quattro ragazzi hanno una settimana per procurarsi tale somma. Nel frattempo, Eddy, ascoltando di nascosto i dialoghi dei suoi vicini di casa, anch'essi invischiati in traffici poco puliti, apprende che stanno organizzando un colpo ai danni di un gruppo di produttori di marijuana. Queste le premesse per il film d'esordio del regista britannico Guy Ritchie, di evidente - e dichiarata - "matrice" tarantinesca. La narrazione procede a tamburo battente; la trama, sin dall'inizio non proprio lineare, si complica ulteriormente portando in scena un gran numero di personaggi, tutti un po' particolari, raggruppati in diversi "schieramenti", i quali, nella seconda parte del film, si confrontano in una serie di sequenze, che, come tessere di un puzzle, s'incastrano perfettamente tra loro. I beni contesi sono le 500.000 sterline, un gran quantità di droga leggera e ... due moschetti d'antiquariato, dal valore inestimabile. La conclusione premia la fazione, se non più onesta, quanto meno più "etica" delle altre; probabilmente, rimane anche qualcosa per il gruppo di Eddy. Una messa in scena vivace, un linguaggio molto colorito, dettagli originali e curiosi - come l'utilizzo di armi "non convenzionali" durante le sequenze d'azione, quali machete, coltelli, pistole di foggia curiosa e, appunto, i due moschetti - tengono acceso l'interesse. I toni sono senza dubbio da commedia, nonostante la quantità, sempre più copiosa, di sangue. I personaggi sono quasi tutti criminali, di medio o basso livello. La presenza sulla scena di molti soggetti impedisce che un attore spicchi più di altri; rilevanti le presenze di Jason Statham, prima di molte altre nei film diretti da Guy Ritchie, e Sting, nel ruolo secondario del granitico padre di Eddy. Grande cura è stata posta nell'organizzazione della colonna sonora, comprendente brani pop e rock estremamente orecchiabili. Il lavoro svolto da Guy Ritchie è senza dubbio apprezzabile, tant'è che il regista anglosassone utilizza gli stessi "parametri" in diverse opere successive, sempre all'ombra della "lezione" di Tarantino, e con buoni risultati. Divertimento assicurato !

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