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Arsenale

Regia di Aleksandr P. Dovzenko vedi scheda film

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La recensione su Arsenale

di Mathiasparrow
8 stelle

Orrore bellico cancellato dalla forza delle idee, paura della morte esorcizzata dallo spirito di rivalsa. Non è un sogno, ma ciò che accadeva nell’Ucrania del 1918: terminato un conflitto se ne cominciava un altro, sulla scia della foga che ancora ardeva nei cuori dei reduci. Ed è bene ricordare, perchè molti se lo saranno dimenticato, che stiamo parlando di un popolo accecato dalla brama di giustizia. Dovzenko trova un efficace via di mezzo tra realismo e messaggio politico: non servono compromessi che priverebbero film del suo spirito, è sufficiente la sapersi fermare qualche attimo prima di scadere nella propaganda. Dopo una prima parte magnifica, all’insegna di una regia eccellente, l’entusiasmo prende per mano la vicenda provocando alcuni momenti di eccesso; pure e semplici eccezioni, che non solo non costituiscono pericolo per la credibilità ma animano ulteriormente il clima, avvicinandoci maggiormente agli eventi narrati. Nonostante Arsenale sia uno spettacolo deprimente dal punto di vista umano, in cui la gente sembra vivere e morire su comando di qualche malvagia entità guerresca, il sentimento che più trabocca è la speranza. Agli uomini è concesso di sognare: un ritorno alla vita, un mondo migliore. Tutti desideri che essi non sono riusciti a conseguire in vita e che Dovezenko vorrebbe senz'altro realizzare al cinema compensando le ingiustizie della realtà; ma il regista reprime giustamente questa tentazione, evitando così di ridurre il suo film ad un semplice contentino per martiri. La fiamma della speranza brilla e scalda ancora, oggi così come un secolo fa, quando gli ideali erano ancora degni di questo nome. Brutto da dire, terribilmente retorico, ma sempre più vero di giorno in giorno.

Sulla trama

l'eterna lotta per la giustizia. Una storia lunga secoli.

Su Aleksandr P. Dovzenko

impeccabile nella prima parte, poi decade leggermente. Ma nel complesso si tratta comunque di un lavoro eccellente.

Su Semën Svasenko

perfetto

Su Sergej Petrov

incarna magnificamente la terribile figura del nemico

Su Nikolaj Kucinskij

buona prova

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