Regia di Gabriele Albanesi vedi scheda film
Peccato , speravo di meglio ....
Un criminale viene fatto uscire di galera per recuperare un bottino nascosto , ma non tutto filerà liscio .... Il romano Gabriele Albanesi abbandona l' horror che gli aveva dato un po' di visibilità negli anni scorsi , ma rimane nell' ambito del Cinema di genere , tentando un' incursione nel thriller violento . Iniziativa coraggiosa ma a mio giudizio malriuscita . Ho trovato sì discreta la prima parte , con il prologo notturno ed il passaggio carcerario . Poi arriva l' home invasion , quasi in stile " Vacanze per un massacro " , e cominciano i problemi perchè la sceneggiatura comincia a mostrare il respiro corto . Specialmente quando , dopo l' ingresso in scena di Caligola , la situazione precipita ed affiorano circostanze illogiche e fracassone che sconfinano con il trash . La violenza è pesante ed il sangue scorre abbondante , mentre non c' è alcuna traccia di ironia .
Il cast naturalmente è senza grandi nomi , ma i protagonisti sono caratteristi noti che se la cavano piuttosto bene nei rispettivi ruoli . Il protagonista è Marco Bocci , che si impegna a dovere , come pure un' inaspettato Peppino Mazzotta . Fortunato Cerlino dà vita invece al personaggio più sopra le righe , un boss spietato e duro che vive solo per un' esagerata sete di vendetta . Buona figura anche per la giovane e bella Amanda Campana , che ci regala pure qualche momento sexy . Purtroppo anche il finale è inguardabile : del resto Albanesi non è Tarantino , e nemmeno Di Leo . E la differenza si vede , e si sente pure , soprattutto in certi dialoghi davvero ingenui ... Per non essere troppo cattivo gli do 5 .
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