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Trama

Nel 1973, la diciottenne Beth e lo zio Frank affrontano un viaggio on the road da Manhattan a Creekville, nella Carolina del Sud, per prendere parte ai funerali del patriarca di famiglia. Al viaggio si unisce inaspettatamente anche Walid, l'uomo che Frank ama. Ha inizio così una storia sul significato della famiglia, del perdono e dell'importanza che ha scegliere chi vogliamo essere.

Approfondimento

UNCLE FRANK: IL PESO DEI TRAUMI DEL PASSATO

Diretto e sceneggiato da Alan Ball, Uncle Frank racconta la storia dell'adolescente Beth Bledsoe che nel 1973 lascia la sua città natale nelle campagne del sud per studiare alla New York University, dove l'amato zio Frank è un venerato professore di letteratura. Ben presto, Beth scopre che Frank è omosessuale e che vive con il compagno Walid "Wally" Nadeem, con cui ha una relazione segreta che dura da moltissimi anni. Dopo la morte improvvisa del padre di Frank e nonno di Beth, il professore è costretto, seppur con riluttanza, a tornare a casa con Beth al seguito e ad affrontare finalmente un trauma che, sepolto da tempo, è tutto ciò da cui ha cercato di rifuggire da adulto.

Con la direzione della fotografia di Khalid Mohtaseb, le scenografie di Darcy C. Scanlin, i costumi di Megan Stark Evans e le musiche di Nathan Barr, Uncle Frank è stato così raccontato dal regista: "Quando avevo tredici anni, la mia amata sorella maggiore è morta in un incidente d'auto. Ero dentro la macchina che stava guidando quando è accaduto. In un solo e terribile istante, la mia vita è stata irrevocabilmente spaccata in due, in un prima e un dopo. Ho trascorso molto tempo e speso molte energie a cercare di rifuggire da quell'evento ma ci sono alcune cose che accadono nella vita da cui non c'è davvero scampo. Molti anni dopo, quando sono uscito allo scoperto con mia madre parlandone della mia omosessualità, mi ha raccontato di un nostro parente, più anziano e morto da qualche tempo, che lei riteneva fosse anch'egli "diverso". Nel corso dei giorni successivi, ho sentito diversi frammenti su storia su questo parente, su come avesse lavorato nel Civilian Conversation Corps con un altro ragazzo della sua stessa città natale, su come quel ragazzo è misteriosamente annegato e su come il mio parente ne ha accompagnato il corpo sul treno che li riportava nella loro Asheville, in Carolina del Nord. Rimasi particolarmente colpito da quelle vicende, accadute nell'idilliaca cornice delle montagne della Georgia del Nord negli anni Trenta, e dall'innocenza e dalla gioia che quei ragazzi devono aver provato. Ma anche da quanto deve essere stato devastante sopportare la tragedia e la perdita per colui che è sopravvissuto, la cui vita come nel mio caso è stata in un attimo divisa in un prima e un dopo. I due e la loro storia sono rimasti con me nel corso degli anni. Quanto accaduto è stato realmente un incidente? Erano amanti e, per di più, nelle campagne del Sud tradizionalista? Qualcuno li ha scoperti? Se fosse stato così, come sono andate le cose e perché uno di loro è morto? E chissà se, cosa molto più importante, il mio parente, colui che è rimasto in vita, si sentisse in qualche modo responsabile della morte? Conosco bene quale senso di colpa colpisce i sopravvissuti e so quanto possa essere insidioso".

"Nel corso degli anni - ha proseguito Ball - la storia dell'incidente occorso a mia sorella e la ricostruzione su quanto accaduto al mio parente (basata sulle parole criptiche di mia madre) si sono fuse in qualcosa che alla fine è diventato Uncle Frank. Il film che avevo intenzione di fare sull'essere gay negli anni Settanta, sul fare coming out con la propria famiglia e sul combattere contro la dipendenza, non ha a che fare realmente con ciò ma con quanto per anni ha frullato nella mia testa. Chi ha vissuto eventi traumatici sa che questi non finiscono mai di tormentarci, tornando a galla nel corso del tempo molte e molte volte. Per alcuni è come un disordine da stress post traumatico. Ogni volta che gli eventi si ripresentano, ci viene data la possibilità di scavare più a fondo nelle ferite e di scoprire quali doni ci riservino ancora. Credo che siano davvero dei doni insperati la possibilità di piangere di nuovo, di arrendersi ancora una volta alla verità su ciò che è accaduto, di vedere in maniera lucida come siamo stati cambiati e di accettare ciò che è rimasto di noi stessi".

Il cast

A dirigere Uncle Frank è Alan Ball, regista, sceneggiatore e produttore statunitense. Nato ad Atlanta nel 1957, è cresciuto a Marietta, in Georgia, e ha studiato Drammaturgia alla Florida State University. La scrittura del dramma teatrale Five Women Wearing the Dress, portato in scena a Broadway, gli ha aperto la… Vedi tutto

Trailer

Commenti (2) vedi tutti

  • Ma che schifo di film.. interrotto dopo 27 minuti; voto 0 zero :-((

    commento di stokaiser
  • Terribile! La sagra del luogo comune. Zucchero a tonnellate nel finale assurdamente conciliatorio. Quei film che, gratta gratta, hanno lo spessore di un Harmony. Voce fuori campo (irritante) d'ordinanza...

    commento di la criticona
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alan smithee di alan smithee
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1 recensioni positive

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La recensione più votata delle sufficienti

Andreotti_Ciro di Andreotti_Ciro
5 stelle

Nel 1973 Beth Bladsoe lascia il suo piccolo paese per recarsi a studiare alla New York University dove ad accoglierla ritrova suo zio Frank. La frequentazione fra i due porta Beth a incontrare Wally, il compagno di suo zio e a scoprire che questa è la ragione per la quale Frank, ormai da molti anni, non ritorna al paese a trovare i genitori. La morte del padre porterà però… leggi tutto

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LorismaL di LorismaL

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