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Faith

Regia di Valentina Pedicini vedi scheda film

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La recensione su Faith

di alan smithee
5 stelle

SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL
Nel 1998 un maestro di kung fu si consacra alla lotta contro i demoni. Chiama a sé giovani campioni di arti marziali, forma una famiglia allargata, li battezza rendendoli Monaci Guerrieri, e li accoglie nel suo eremo situato presso un monastero abbandonato sulle colline marchigiane, ove fonda la sua comunità fondata sul rigore, la disciplina, l'allenamento ed una vita isolata, che rifugge e fa molta attenzione a non cadere nei luoghi comuni delle sette fanatiche imperniate su un leader fondatore in grado di condizionare la mene dei suoi adepti, rendendoli servi succubi fino ad oltrepassare ogni limite.

In un bianco e nero che contribuisce ad acuirne luci ed incognite, con Faith la regista Valentina Pedicini, di cui avevamo già visto il suo esordio nel lungometraggio di animazione, il thriller Dove cadono le ombre (pure lui in qualche modo impegnato a descrivere vite auto-recluse in un ospizio ex lager di bambini sottratti a forza dalle famiglie) tenta di raccontarci una scelta di vita senz'altro atipica ed eccentrica, completamente fuori dal tempo, provando a rappresentarci un fedele specchio di vita di comunità che risulti il più possibile scevro di pregiudizi, ma senza rinunciare ad alimentare nello spettatore, quel sospetto di plagio che, magari anche in buona fede, il leader carismatico riesce in qualche modo a provocare sui suoi fedeli, comunque succubi di un ordinamento preciso e saldamente strutturato.

Ne scaturisce un documentario che suscita un sentimento misto di curiosità e di interesse, e di cui risalta la fermezza della illustrazione, e la fierezza di intenti che anima i controversi personaggi che fanno parte della comunità, tra allenamenti sfiancanti al ritmo di musica tecno e un po' psichedelica, e pasti divorati con sentimento al punto da indurre gli accoliti al rito del piatto leccato (letteralmente) fino all'ultima briciola.
Tutto filmato con la massima serietà di intenti, senza alcuna ironia di fondo, né tantomeno alcun giudizio che possa risultare da questa fedele rappresentazione di una vita fuori da ogni schema...e soprattutto impedendoci di poter decidere di capire, alla fine, se tutti costoro, bizzarri, fuori luogo, ancor più fuori tempo, ma proprio per questo così integri e puri nel loro intransigente progetto di vita, "ci sono, o ci fanno"..
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