Regia di Matteo Garrone vedi scheda film
Un giovanissimo Matteo Garrone dirige un'opera a bassissimo costo nella quale, nonostante gli inevitabili limiti dettati dal budget, risce a a raccontare in maniera asciutta e senza stereotipi la vita degli ultimi arrivati nel Bel Paese.
Il secondo lungometraggio di Matteo Garrone, ventinovenne, è una piccola storia di tutti e di tutti i giorni in un mondo che -siamo al 1998- aveva da poco incominciato a 'globalizzarsi'. Non siamo di fronte a un film sui medesimi livelli delle opere che verranno nel nuovo decennio, anche perché il budget a disposizione è davvero miserrimo, ma il talento del regista romano nell'individuare e mostrare senza risultare invadente quei piccoli drammi e gioie dei suoi personaggi è già evidente. Il meglio che il film ha da offrire è comunque, a parte le bellissime musiche della Banda Osiris, il rtitratto onesto, senza stereotipi né pietismi né buonismi a tutti i costi, della vita dei recentemente immigrati albanesi in Italia.
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