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Emma.

Regia di Autumn de Wilde vedi scheda film

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La recensione su Emma.

di alan smithee
6 stelle

La agiata Emma Woodhouse, orfana di madre sin da ragazzina e vissuta nel benessere grazie ad un padre dall'elevato rango sociale e alle cure di una governante ed amica affettuosa, si ritrova spiazzata quando quest'ultima convola a nozze con un ricco vicino della propria dimora. Per questo, per ingannare il tempo, decide di improvvisarsi come una sorta di combina-matrimoni, accentrando la sua attenzione verso una coetanea dalle origini un po' incerte, che la ragazza vorrebbe emancipare e far fidanzare ad un giovane altolocato di sua conoscenza, di professione pastore della chiesa locale.
Ma il proposito si rivela un fallimento ed Emma ci riprova cercando di avvicinare la ragazza al suo migliore amico George, pensando possa essere il miglior ripiego, e facendosi intanto attrarre dal figlio dell'anziano vicino andato in sposa alla sua governante, il bel Frank Churchill.
Anche in quel caso Emma dimostrerà di non averci preso per nulla, ed il destino si rivelerà pieno di sorprese, ma tutto sommato in grado di assicurare un sereno avvenire non solo ad una coppia, bensì a due.

Il più recente adattamento dell'omonimo racconto di Jane Austen, opera d'esordio della regista Autumn de Wilde, più nota sino ad ora come fotografa e ritrattista, si concentra sul volto moderno e un po' da aliena della protagonista, una Anya Taylor-Joy che riesce a risultare anche stavolta spiazzante col suo sguardo appuntito e severo, pertinente con l'impulso caratteriale che anima la protagonista.
E l'impeto di un orgoglio femminile più battagliero del consueto pare animare questa brillante versione moderna che utilizza il punto dopo il nome della protagonista quasi per legare con una connessione la linearità di un romanzo legato strettamente al tempo in cui fu concepito, con le problematiche di un orgoglio femminile tutto moderno e strettamente inerente le problematiche di emancipazione della donna, tematiche del tutto attuali e tutt'altro che risolte o destinate a rimanere un ricordo dei tempi che furono.

Il cast che circonda la protagonista forse attualmente potrebbe non apparire glamour come quello della versione del 1996 con Gwyneth Paltrov, Ewan McGregor e molte altre star, ma gli interpreti che completano questo cast sono già tutti piuttosto famosi ed in odore di divismo: George Knightley è impersonato dal recente "David Bowie" John Flynn, così come l'ex modello Callum Turner è chiamato ad impersonare l'orgoglioso e fremente Frank Churchill, e la lanciatissima Mia Goth una timida e tutta da formare Harrieth Smith.
Il film, pur senza rivelarsi straordinario, risulta piuttosto ben fatto, poco calligrafico e predisposto ad attualizzare una storia di emancipazioni senza tuttavia snaturarla dal suo contesto originario e letterario in effetti imprescindibile.

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