Espandi menu
cerca
Eternals

Regia di Chloé Zhao vedi scheda film

Recensioni

L'autore

axe

axe

Iscritto dal 23 marzo 2010 Vai al suo profilo
  • Seguaci 29
  • Post -
  • Recensioni 1395
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Eternals

di axe
5 stelle

Gli Eterni sono creature dall'aspetto umano provenienti dal pianeta Olimpia; non invecchiano e sono dotate ognuna di un particolare potere, il quale può essere usato in combinazione con quelli altrui, con effetti ancora più intensi. Dagli albori della civiltà, proteggono gli uomini contro l'azione di creature maligne chiamate "Devianti". Favoriscono il progresso della specie, riducendo gradualmente il loro manifestarsi. Nel corso dei secoli, tra gli Eterni iniziò a serpeggiare la discordia, principalmente a causa di differenti modi d'intendere il proprio ruolo. Oggi vivono sparsi in varie parti del mondo e confusi tra le persone normali; un improvviso ritorno dei Devianti, creduti ormai sconfitti, li spinge a riunirsi per difendere ancora una volta l'umanità. Ma l'acquisizione della conoscenza circa le loro origini ed il loro vero motivo d'essere rende insanabili le fratture interne al gruppo, costringendoli a schierarsi su fronti contrapposti. Ispirata ad un omonimo fumetto ed inserita nel corpus del "Marvel Cinematic Universe", quest'opera è diretta da Chloe Zhao, regista cinese naturalizzata statunitense, vincitrice del Premio Oscar 2021 con "Nomadland". E' d'obbligo, prima di esporre una valutazione, precisare che non ho interesse per i fumetti Marvel e, più in generale, per i racconti di supereroi. Mi capita, pertanto, di guardare i film che ne traggono ispirazione, con nessuna o poche nozioni che mi consentano di comprendere a fondo i legami tra la vicende raccontate dai, sempre di più, film appartenenti al suddetto universo narrativo. Di "Eternals" ho apprezzato le idee di fondo, sia nella definizione dell'intreccio, sia nella caratterizzazione dei personaggi. I molti protagonisti sono descritti inizialmente come creature solo esteriormente simili all'uomo. Per migliaia di anni essi proteggono la specie, applicando con rigore un "modus operandi" prestabilito dal "Celestiale" Arishem, l'immensa creatura aliena e quasi onnipotente che li controlla. Nel corso del tempo, gli Eterni mostrano di possedere sentimenti umani. Amore, insoddisfazione, ambizione, lealtà, condizionano i rapporti reciproci e l'atteggiamento da adottare nei confronti della specie protetta, sempre più avanzata tecnologicamente, ma non intellettualmente. Come nel remoto passato, anche oggi l'uomo distrugge sè stesso. In virtù di questa "umanità" rimangono sconvolti nell'apprendere che essi - ed anche i Devianti - non sono altro che strumenti nelle mani dei Celestiali, i quali si riproducono crescendo nelle viscere di un pianeta, destinato alla distruzione nel momento della uscita di un esemplare sulla superficie. Il neonato Celestiale, a sua volta, darà inizio ad un nuovo ciclo che consente il perpetuarsi della vita dell'universo, del quale l'uomo non è che una infinitesimale (e sacrificabile) coincidenza. Gli Eterni sono creature artificiali generate, in realtà, in una sorta di fucina, con lo scopo di favorire l'"Emersione" del Celestiale. Alcuni di loro, appreso ciò, scelgono di schierarsi per la salvezza dell'umanità, impedendo che ciò accada; altri continuano ad assecondare il disegno dei Celestiali. Lo scontro è inevitabile. Queste interessanti premesse non hanno avuto, a mio parere, adeguato sviluppo. Non c'è stata la cura necessaria nel ben ricostruire i complessi processi mentali che l'evoluzione della trama richiede; ci si concentra sulle interazioni tra i protagonisti, ormai (proprio nel XXI secolo, momento della "Emersione") insofferenti alla loro condizione di semi-divinità, banalizzandole in amori complicati, insoddisfazioni personali, rimpianti; rappresentandole in bisticci, scene strappalacrime, siparietti comici, scontri che difficilmente diventano all'ultimo sangue. Di fatto, gli Eterni, sono privati delle loro "dimensioni assolute" e ridotti ad un contesto sociale e temporale proprio dell'occidente dei nostri giorni. La recitazione non è davvero un granchè. La "leader in pectore" Sersi (Gemma Chan), dotata del potere di trasformare gli elementi, non ha carisma adeguato al ruolo; lo stesso vale per l'antagonista Ikaris (Richard Madden), il quale risolve nella maniera peggiore il dilemma circa l'opportunità di sostenere l'uno o l'altro schieramento. Sprite, dalle eterne sembianze di adolescente, mostra una maturità di pari livello, nonostante le decine di migliaia di anni di esperienza. Thena (Angelina Jolie), vittima di blackout mentali che la spingono inspiegabilmente ad aggredire i propri amici, sembra quasi estranea alla vicenda; il colossale Gilgamesh (Don Lee), è presente sulla scena quasi esclusivamente in funzione di lei. Kingo è poco più di una caricatura; Phastos sembra motivato esclusivamente dal voler tutelare la propria famiglia. I soggetti più interessanti sono Druig, inizialmente molto critico verso i compagni, e Makkari, personaggio muto votato all'azione. Non ho trovato, infine, ben approfondite le descrizioni dei Devianti, anch'essi, come apprendiamo durante il racconto, creature e strumenti dei Celestiali, senzienti e dotati di libero arbitrio. Il ritmo è molto lento; tempo e modo per far di più non mancavano. Riguardo l'aspetto strettamente "ludico", non sono rimasto pienamente soddisfatto. Nelle scene d'azione non ho trovato nulla d'eccezionale; sono spettacolari, coreografiche; ma tutto sa di già visto. La fotografia predilige colori scuri. Particolare attenzione è concessa ai contenuti "politically correct". Si è avuta cura di includere nelle fila dei "buoni" personaggi di ogni colore e tratto somatico, e non manca la "famiglia arcobaleno". Esistono richiami ad altre vicende e personaggi dell'universo narrativo Marvel, ma la loro non-conoscenza non inficia una buona comprensione dell'opera. Trovo che il principale difetto di questo film sia il voler accontentare tutti, senza però riuscire. Sotto il profilo "autoriale", lo sviluppo dei personaggi non è in linea con le premesse del racconto, le quali rimangono disattese; sotto il profilo dell'intrattenimento, nulla di nuovo ed anzi, tra i molti dialoghi, la palpebra tende a cedere. Un sequel è inevitabile; confido in una virata degli autori, in favore dell'uno o dell'altro profilo. 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati