Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Un grande film, commuovente, e in più un veritiero film storico, di quelli che bisogna conoscere (altrimenti ci si perde un pezzo importante della storia universale, come quella della lotta per i diritti dei lavoratori, nell’800 e non solo).
La ricostruzione storica e filologica dell’ambiente torinese della fabbrica di fine ‘800 è eccellente. Dal punto di vista tecnico tutto è notevole, dalle recitazione a tutto il resto.
C’è grande onestà nel mostrare i pregi e i difetti dei dimostranti operai: manca, per fortuna, una ideologica presa di posizione a priori in loro favore (eppure nel ’63 essa non mancava di certo!). Ma il film ha anche il merito di mostrare la verità: quei socialisti, spontanei e improvvisati, dell’800, avevano i loro limiti; ma limiti e colpe ben più grandi avevano i capitalisti, che qui (come dovrebbe apparire effettivamente a una lettura storica seria, e non da ignoranti come i più fanno) giustamente appaiono in tutto il loro essere a piene mani dalla parte del torto, come categoria pressoché sempre, quella dei “peggiori criminali del mondo contemporaneo”, come è stato detto.
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