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I compagni

Regia di Mario Monicelli vedi scheda film

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La recensione su I compagni

di bradipo68
10 stelle

Il grande cinema civile italiano.Gli albori della lotta di classe raccontati da Monicelli in uno dei suoi film più riusciti,sicuramente questo è uno dei suoi capolavori.I compagni parla delle lotte operaie in una fabbrica tessile,allorchè gli operai volevano una riduzione dell'orario di lavoro(da 14 ore al giorno a 13 ore) anche per evitare tutti gli incidenti sul lavoro dettati dalla stanchezza.Lo sciopero generale sarà durissimo.La cinepresa di Monicelli si sofferma sia sulla protervia dei padroni sia sulla divisione della classe operaia incapace di ottenere quello di cui avrebbe diritto.Il tema all'epoca apparve stridere nell'Italia ormai lanciata sulla via del boom economico.Ma il film di Monicelli a distanza di tanti anni ha una potenza espressiva ancora invidiabile,è una disamina acuta della nascita delle lotte operaie nel torinese all'inizio del secolo.Merito della riuscita va anche a un gruppo di attori favoloso nel tratteggiare i propri personaggi.la massa operaia non è una massa indifferenziata ma vive di tutte le sue individualità,gli operai sono tipizzati con grande precisione e con pochi sapienti tocchi.Si memorizzano subito facce e personaggi.Dall'altra parte sono i padroni che sembrano una mansada informe. C'è Mastroianni nel personaggio del professor Sinigaglia,affamato ma mai domo,c'è un immenso(in tutti i sensi ) Lulli,ci sono in ruoli importanti Renato Salvatori e Annie Girardot mentre in un ruolo di secondaria importanza c'è una quasi irriconoscibile versione mora di una giovanissima Raffaella Carrà.Il tono è vibrante,il discorso finale del professor Sinigaglia per evitare che gli operai cedano dopo tanti sacrifici arriva quasi alla retorica ma miracolosamente se ne tiene fuori.L'ultima sequenza ti fa chiedere se quella degli operai è una vittoria reale o semplicemente una procrastinazione del momento della sconfitta.Non è la commedia il genere di questo film ma nella descrizone dei fatti ,per evitare di essere pedantemente didascalici si sceglie di alleviare l'atmosfera con inserti divertenti,quasi a testimoniare la volontà di fare un prodotto nazionalpopolare.Se i padroni sono crudeli vessatori attenti solo al proprio portafoglio,se gli operai spesso sono solo vittime(e a loro va la simpatia di Monicelli e di Age e Scarpelli sceneggiatori del film),ci sono acute notazioni sui cosiddetti teorici della rivoluzione,uomini pieni di parole ma destinati a rimanere con la pancia vuota perchè le idee,gli ideali rivoluzionari,le parole non riempiono la pancia.E in un mondo in cui la fame e la miseria sono dominanti essere così staccati dalla realtà non è auspicabile.Bellissima anche la cornice scenografica in cui tutto è ambientato con una fotografia che sembra rendere tutto più antico.Come una vecchia litografia d'epoca.Film così preziosi dal punto di vista formale e così importanti dal punto di vista dei contenuti ormai sono del tutto assenti nel cinema italiano di questi ultimi anni....

Su Mario Monicelli

regia di ottima fattura

Su Marcello Mastroianni

ottimo

Su Renato Salvatori

ottima spalla

Su Annie Girardot

brava

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