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Star Wars: L'ascesa di Skywalker

Regia di J.J. Abrams vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Star Wars: L'ascesa di Skywalker

di Tiaz gasolio
2 stelle

Star Wars L'ascesa di Skywalker - La Recessione.
Ovvero: Vogliamo la testa di Jar Jar Abrams!
Come ho già detto più volte, ci sono cose che per i membri della Recessione sono sacre! Sacre, cazzo! Una di queste, lo avrete già capito, è ovviamente la saga di Star Wars, che ci ha accompagnati dall’infanzia all’età adulta, crescendo con noi, anche se non sempre nel migliore dei modi… ci siamo tutti un po’ rotti le palle guardando l’Episodio 2 e magari abbiamo storto un po’ il naso con l’Episodio 8 – ma comunque anche in questi due casi ci siamo emozionati, abbiamo finito di vedere i film avvolti almeno un poco dalla magia di Star Wars. Con personaggi e avventure comunque ben costruite, sono riusciti a creare almeno un po’ di interesse e voglia di vedere la conclusione delle precedenti trilogie. Il 18 dicembre è uscito l’ultimo episodio della terza trilogia della Saga, quello scritto per concludere il tutto, il film che avrebbe dovuto chiudere in maniera egregia anni e anni di storie e combattimenti. Invece… ci siamo sentiti come se ci avesse telefonato il Papa per dirci: “Tua madre è una puttana”. Il film si apre con una prima parte dedicata a cancellare tutto quello che era stato espresso nel film precedente. Prima di tutto, già dall’inizio compare Palpatine – sì, proprio lui, quello che era stato ucciso da Mr. Vader – e scopriamo che era lui che tirava i fili di tutto! Così, in pochi minuti, già ci si sente nel pieno di una trama di merda. Scopriamo così che Palpatine si era nascosto così, perché di sì, senza troppo approfondimenti; ci viene tutto liquidato con un bel “era già tutto pianificato”: Tanto gli spettatori digeriscono tutto, fottiamocene delle possibili motivazioni o delle trame dei film precedenti. Per trovare l’ex-imperatore, Kylo Ren recupera un GPS spaziale a forma di piramide e, arrivato al suo cospetto, Palpatine gli promette mari e monti – a patto però che uccida Rey. E Kylo cosa fa? Corre a ricostruirsi la maschera. Perché? Boh! Forse perché J.J. era stufo di vedere il naso dell’attore Adam Driver? Per vendere un po’ più di maschere di Kylo Ren? In questa pellicola azioni, scopi, decisioni e conseguenze sono espresse e girate e scritte a buco di culo – quando ci hanno provato!, perché altrimenti vengono lasciate al caso o portate a conclusione con scelte idiote. Con un colpo di spazzolino del cesso viene cancellato tutto lo sviluppo del personaggio di Luke Skywalker del film precedente: mica si era ritirato sull’isola perché preso male per le vicende dei Jedi e della Forza – no, era impegnato nella ricerca di Palpatine! Rey, dalla parte dei buoni, è impegnata nell’addestramento seguita dal Maestro Leia Organa (che nei libri canon è un maestro Jedi, fidiamoci). Il vero problema sono i dialoghi in cui è coinvolta la compianta Carrie Fisher che, a detta del regista, erano già stati girati; peccato che sembrino dei fegatelli recuperati a cazzo, quindi risultano banali e scontati, quasi scollegati con il resto della trama. Passano sullo schermo i vari personaggi secondari visti nei film precedenti, ma giusto per dire una battuta e far vedere che ci sono anche loro, per poi essere accantonati e dimenticati. Prima tra tutti: Rose Tico, che avrebbe dovuto essere tipo l’amante di Finn, ma che decide di non aiutare il gruppo di protagonisti perché… doveva fare la spesa o cose simili. Zac! Tagliata e relegata a cartonato di sfondo, come Maz Kanata, l’aliena pro ribelli, proprietaria di una taverna che non si sa bene come o perché ricompare nella base dei buoni giusto per dire due battute. Lando Carlissian è inserito a cazzo di cane, ci fa la predica sull’unione del gruppo – proprio lui che aveva venduto tutti a Darth Vader! Il film prosegue prosegue con una serie di non-morti: Chubecca, che non-esplode su un trasporto sul quale era salito nella scena precedente – cioè, lo abbiamo visto salire sulla navetta, Rey l’ha fatta esplodere ma, miracolo!, Chube era salito su un altro trasporto anche se ne abbiamo visto scendere solo uno… Puff, buco di trama; C3-PO, a cui viene non-cancellata la memoria – pensavamo che fosse un tributo all’attore e che avrebbero riattivato il droide con un’altra voce e personalità, così da sottolineare che Anthony Daniels non lo avrebbe più interpretato, e invece, cinque minuti dopo, gli viene reinstallata la memoria e a posto così. Tra i pochi che muoiono abbiamo la principessa Leia, che ci lascia per stanchezza dopo aver contattato il figlio per farlo redimere, non un con un bel dialogo ma solo sussurandogli “Ben… Ben...” Scrivere due parole un pochino più toccanti e convincenti, no? Vince la Palma dell’Inutilità Finn: a cosa serve nello sviluppo della trama? A lamentarsi che Rey non gliela dà? A un certo punto incontra altri trooper disertori; pensavo che sarebbe diventato il baluardo degli ex-imperiali e che sarebbero stati proprio gli ex-imperiali ad aiutare i ribelli abbandonati dagli altri popoli liberi – invece, stocazzo! Finn non serve a un cazzo, e i ribelli del Primo Ordine pure. Non dimentichiamoci dei Cavalieri di Ren! Chi sono? Cosa fanno? Perché? Sono dei poveri, inutili stronzi di cui non sapremo niente e che valgono a quanto pare come degli inutili trooper, ai fini della trama. Scopriamo poi un altro e nuovo potere Jedi: quello della cura. Un potere che poteva salvare molte, molte vite, tipo quella di Padme, morta pure lei di stress e pallore, evitando grandissimi casini; invece, viene buono solo in questo film per curare un serpente e non-ammazzare Kylo Ren. Ma veniamo al grande piano di Palpatine: far montare la rabbia a Ray, farsi uccidere e poi seguito comandarla… impossessandosi di lei? Ma scusate un secondo: i Jedi uccidono i trooper a destra e a manca, perché aiutano i cattivi, okay? Perché Rey, uccidendo il capo di tutti i cattivi, dovrebbe diventare a sua volta un Sith? Non è semplice giustizia? Anakin si era trovato di fronte a delle scelte molto più complesse che l’avevano portato ad abbracciare il lato oscuro nell’odiato Episodio 2, no? L’Imperatore ci ha detto che Rey è sua nipote, okay, ma questo non cambia le cose; non è che essere consanguinei migliori i poteri Sith – e poi chi è che si è fatta trombare da Palpatine e poi ha vissuto una vita tranquilla facendo un altro figlio e una nipote senza che l’imperatore gli rompesse le palle, come poi ha fatto. Questo piano senza senso fa ancora più cagare quando l’imperatore, scoperto che né Rey né Kylo sono dalla sua parte, semplicemente decide di rubargli la vita e di ridiventare potente lo stesso. Non poteva farlo subito senza imbastire tutto ‘sto falso piano di riconquista? Inoltre, i millemila incrociatori che ha a sua disposizione… da dove cazzo arrivano? Okay, okay, li ha recuperati in 30 anni e passa, ma gli equipaggi sono stati lì ad aspettare i cazzi suoi tutto questo tempo? In conclusione, gli Skywalker che avrebbero dovuto portare l’equilibrio nella Forza non servivano a un cazzo, visto che alla fine è stata Rey Palpatine a sistemare tutto. Quindi tutte le pellicole di prima erano inutili. Meno male che J.J. Abrams era un espertone e amante della Saga che doveva fare il film più figo di sempre, e invece ci ha sfornato ‘sta cagata immensa. Per i sopracitati motivi, lo staff della Recessione chiede la testa di J.J. Abrams, almeno una fustigazione pubblica. VOGLIAMO LA SUA TESTA. Un epilogo per la Saga degli Skywalker, anzi, Palpatine, da dimenticare.
#larecessione
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