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Bombshell - La voce dello scandalo

Regia di Jay Roach vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Bombshell - La voce dello scandalo

di berkaal
8 stelle

L'uomo è un animale sociale bizzarro: accetta che si creino situazioni oltre il limite del lecito, finge di non vederle, poi quando qualcuno grida "Il Re è nudo!" allora ci si chiede come mai nessuno abbia fatto qualcosa prima, e ci si schiera compatti dall'altra parte. La Mafia fino al 1992 veniva sostanzialmente tollerata, solo col sacrificio di Falcone e Borsellino è stato dato inizio ad una vera lotta sistematica. Tutti hanno sempre saputo che tra le fila dei sacerdoti la pedofilia fosse uno sport ampiamente diffuso, ma fino a poco tempo fa nessuno ha mai pensato di intervenire. Restano ancora situazioni di questo tipo da scoperchiare, per esempio quello che succede nelle università italiane, che per quanto riguarda la vendita degli esami, le tesi fasulle, le prestazioni sessuali in cambio di favori, e ogni altro tipo di sporco mercimonio fanno impallidire qualsiasi girone dantesco. Anche le vessazioni alle quali le donne sono da sempre state soggette sul posto di lavoro sono universalmente note a tutti, ma solo ultimamente qualcuno sembra essersene accorto. Il fatto poi che ci siano parecchie accuse fasulle o che un buon numero di donne abbiano fondato la loro carriera sulle prestazioni di questo tipo non toglie che sia sempre esistita e che esista tuttora una schiera sterminata di sporchi individui che approfittano del loro potere per costringere le persone alle loro dipendenze a sottostare ai ricatti descritti in questa pellicola. La storia è vera, solo il personaggio interpretato da Margot Robbie è inventato di sana pianta, contenuto e trama si possono trovare ovunque. Charlize Theron è indubbiamente strepitosa, straordinariamente somigliante a Megyn Kelly, fornisce una prova maiuscola, e sfoggia una voce (la sua, quella in inglese) incredibilmente ricca di armoniche, profonda ma comunque femminile, superba e sublime. Nicole Kidman è irriconoscibile sotto il pesantissimo trucco per farla assomigliare a Gretchen Carlson, lo stesso trucco che però a chi scrive sembra abbia pregiudicato le sue capacità espressive, soffocate da quel mascherone grottesco, rendendola ingessata e poco convincente. Margot Robbie è senza infamia e senza lode, mentre pregevolissima è la prova di John Lithgow nei panni di Roger Aisles, irriconoscibile ma efficacissimo. Il ritmo della pellicola è molto elevato, soprattutto all'inizio, buona la parte tecnica anche se certe voci, come la musica, sono non pervenute, mentre altre, come la sceneggiatura, non si possono certo definire brillanti. Complessivamente un buon film che non lascia però a bocca aperta.

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