Regia di Bill Condon vedi scheda film
“L'inganno perfetto” sono due anziani attori di straordinaria bravura costretti all'interno di una sceneggiatura falsa, confusa e ridondante. Il risultato è una pietanza tanto perfetta nelle apparenze quanto scipita al palato. VOTO: 5
Protagonista de “L'inganno perfetto” è Roy (Ian McKellan), un anziano truffatore inglese che di mestiere amoreggia con vedove solitarie e benestanti per poi ripulirle dei risparmi di una vita. La sua più recentevittima designata è Betty (Helen Mirren), professoressa universitaria rimasta da poco vedova e conosciuta online su un sito di incontri per persone mature in cerca di compagnia. L'intera prima parte del film incede così, decisamente molto bene, mostrandoci Roy che con infinita pazienza e sagacia e ben pochi scrupoli lavora al proprio piano. Naturalmente le cose non stanno esattamente come potrebbe sembrare (e allo spettatore e a Roy), e la seconda parte prende tutt'altra piega. E qui hanno inizio i problemi. Ora mi sarebbe difficile entrare nello specifico senza fare spoileraggi -che detesto- ma non posso evitare di mostrare una buona dose di delusione per il modo in cui regista (Bill Condon) e sceneggiatore (Jeffrey Hatcher) hanno a un certo punto del racconto rovesciato il tavolo dicendo allo spettatore, in altre parole, che tutto quel che sino ad allora era accaduto andava preso con le molle. Detto in altre parole: hanno barato. Finale e 'post-finale' sono poi del tutto fuori luogo. Fiacco il primo, pesantemente moraleggiante il secondo. Nel complesso siamo di fronte a un contenitore assai bello da un punto di vista estetico, ma il cui contenuto risulta in ultima analisi davvero scarsino nonostante la formidabile bravura dei due anziani attori protagonisti.
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