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Paddleton

Regia di Alex Lehmann vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Paddleton

di sasso67
9 stelle

Ecco cosa succede quando un regista ha per le mani un buon copione, lo gestisce al meglio e lo affida a due interpreti che «sentono» i personaggi. È quello che succede in Paddleton, dove due amici - a inizio film si definiscono vicini di casa, forse per evitare malintesi, ma nel corso della vicenda dimostreranno di essere profondamente amici - affrontano con dignità e coraggio la malattia incurabile che colpisce uno dei due. Questi due personaggi sono diventati amici forse per caso o forse per necessità: di fatto abitano in un condominio, uno al piano terreno e l'altro al piano di sopra. La loro amicizia si sostanzia di ore libere passate insieme a giocare, soprattutto a un gioco di loro invenzione battezzato, appunto, paddleton, che consiste in una sorta di squash dove lo scopo è far cadere la pallina dentro un bidone da muratori. Ma il gioco da duri inizia quando l'amico condannato dal cancro decide di avvalersi del protocollo statale che consente ai malati terminali di porre fine ai propri giorni e chiede all'altro di assisterlo quando quel momento arriverà.

Può essere che raccontare il film in questo modo possa far pensare a un film banale, ma non è così, anche se la storia si dipana attraverso giornate "normali", nelle quali si alternano, come sempre, risate, momenti divertenti, litigi e la visione degli adorati film di arti marziali.

Inutile rivelare che arriva anche il giorno fatidico nel quale aprire le bustine, scioglierle nell'acqua, farsi coraggio e bere la pozione che porta dall'altra parte, senza fingere che questo percorso non sia costellato di momenti di paura e disperazione. Ma quella di Michael è una scelta consapevole, non dettata certo dalla solitudine proprio grazie all'amico Andy, la cui paura di restare solo è quanto meno pari a quella di morire che prova Michael. E dopo il passaggio finale, mostrato dal regista senza compiacimenti o patetismo, ma anzi con un pudore raramente visto al cinema, la vita, per quanto possa apparire incredibile e assurdo, va avanti, secondo schemi vecchi e nuovi, perché il paddleton continua sebbene in modalità one player e la casa di Michael viene occupata da nuovi inquilini.

Paddleton, inteso come film, somiglia a un testo teatrale (cosa che non è) mirabilmente trasposto in copione cinematografico grazie ad Alex Lehmann, un regista di provenienza televisiva che sa sfruttare il quotidiano per fare grande cinema e parlare di cose importanti (il film verte più sull'amicizia che non sulla malattia e sulla morte), ed anche a due interpreti che non sono tra quelli più noti del cinema americano, il sobrio Mark Duplass (Michael), che ha anche scritto la sceneggiatura insieme al regista e il nevrotico Ray Romano.

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