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Sorry We Missed You

Regia di Ken Loach vedi scheda film

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La recensione su Sorry We Missed You

di marcopolo30
9 stelle

Ken Loach compie 83 anni ma continua ad ergersi a paladino degli ultimi. Questa volta ci offre uno spaccato di vita di famiglia lavorativamente precaria, come ve ne sono sempre di più. E lo fa da par suo, senza cioè far sconti a nessuno. Grazie Ken! VOTO: 8½

Indebitati a causa dell'effetto domino del crollo finanziario del 2008, Ricky (Kris Hitchen), Abbie Turner (Debbie Honeywood) e figli si vedono improvvisamente costretti a una vita di precarietà senza apparente via di uscita. Ricky sembra però avere una nuova chance quando gli viene offerto di lavorare come corriere autonomo per una grande azienda di distribuzione pacchi. Abbacinato da ipotetici lauti guadagni finisce però in una vera e propria rete di sfruttamente legalizzato del lavoro, dove regole ferree e un inflessibile tracker (e un datore di lavoro figlio di mignotta)ne scandiscono gli insostenibili ritmi. E con Abbie anch'essa alle prese con un lavoro non meno precario come badante, vita familiare e salute e benessere iniziano a disintegrarsi. Giunto alla veneranda età di 83 anni, Ken Loach continua imperterrito a dar voce agli ultimi, che nella scietà attuale sono sfortunatamente sempre di più, ed è curioso che sia uno appartenente a una generazione che tali aberrazioni del mondo lavorativo non le ha vissute sulla propria pelle a raccontare invece le tribolazioni moderne affrontate da quelli della nostra generazione. Ècurioso, come scrivevo, ma anche preoccupante, perché vien da pensare che non appena Loach appenderà la MDP al chiodo, cosa che si dice sia già avvenuta dopo il recente “The Old Oak”, non lascerà in tal senso un degno erede. Il film è in linea con la poetica del regista del Warwickshire, o detto in altre parole, non è questo un film per chi ha voglia di svagarsi e sgranocchiare pop-corn. È un film crudamente realista nel quale l'autore pompa da par suo le situazioni più estreme, a mo' di tesi filosofica, senza però che tali situazioni appaiano irreali.Ancora una volta: grazie Ken, e che Dio benedica la tua instancabile dedizione alla causa!

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