Regia di Roberto Benigni vedi scheda film
La bella opinione di Yume su "La vita è meravigliosa" mi ha riportato alla mente questa stupenda opera del nostro Benigni ; sono convinto che Capra ne sarebbe rimasto entusiasta :è proprio il medesimo suo messaggio che viene inviato allo spettatore , ma utilizzando, in questo caso, le vicende tra le più vergognose del secolo scorso. Benigni riesce, da provetto acrobata qual' è, a stare per due ore in un equilibrio difficilissimo , su di una corda tesa sopra un abisso di orrore, ingiustizia , violenza da un lato e dall' altro amore, sentimento, onestà, senza mai scivolare nella retorica o nel patetico. E' il dono che la Musa concede al vero artista quando egli si sente profondamente ispirato : non inciampa, sulla corda, nemmeno per un attimo. E se qualcuno ha storto il naso alla scena di quando nel lager silenzioso egli fa uscire dagli altoparlanti la barcarola di Hoffenbach urlando al suo amore "principessaaa", vuol dire che l'aridità che permea la società di oggi gli ha oramai corazzato il cuore; e mi spiace per lui, perché senza il cuore la vita non è più "bella" né tantomeno "meravigliosa".
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