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The Great Buster

Regia di Peter Bogdanovich vedi scheda film

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La recensione su The Great Buster

di mm40
7 stelle

La travagliata vita e, di pari passo, la travagliata carriera di uno dei più grandi artisti del Novecento, uno degli uomini che hanno contribuito a definire la forma espressiva che oggi chiamiamo cinema: Buster Keaton.


Buster Keaton cominciò a esibirsi davanti a un pubblico quand'era molto piccolo: i genitori erano artisti da fiera e già a cinque anni la specialità del piccolo Joseph – in seguito soprannominato Buster, ovvero capitombolo – era quella di essere lanciato dal padre contro la madre (!), qualche volta addirittura contro il pubblico. Per farla breve, Buster Keaton è stato introdotto alla nobile arte dello stuntman dai genitori e dalle sconquassanti gag fisiche dei loro spettacoli itineranti; buona parte della slapstick comedy deriva per l'appunto dal repertorio di Keaton, che naturalmente molto presto si impose anche al cinema. A poco più di vent'anni il Nostro era attore e regista, uno tra i più quotati e amati protagonisti di corti comici. Ma dall'avvento del sonoro e, contemporaneamente, dal divorzio con la prima moglie e dalla firma del contratto con la MGM, che sfruttò male il genio di Buster Keaton, le cose precipitarono e non solo l'artista vide declinare rapidamente la sua carriera, ma incontrò anche sul suo percorso l'alcolismo e il ricovero in ospedale psichiatrico. Soltanto negli ultimi anni della sua vita venne finalmente riscoperto e compreso, anche se sostanzialmente la sua figura è rimasta a lungo nascosta o quantomeno sminuita nella sua reale grandezza. Oggi Buster Keaton è sinonimo di genio comico cinematografico e a raccontare tutte queste cose, aggiungendo saporiti aneddoti e commenti personali, in The great Buster sono Dick Van Dyke, Norman Lloyd, Mel Brooks, Quentin Tarantino, Carl Rainer, Werner Herzog, Paul Dooley, Johnny Knoxville, Cybill Shepherd e altri ancora. Un lavoro monumentale, degno del suo soggetto, realizzato da un cineasta che non ha certo bisogno di presentazioni: Peter Bogdanovich. 7/10.

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