La recensione su Monrovia, Indiana

di alan smithee

8 stelle

VENEZIA 75 - FUORI CONCORSO/NON FICTION
Una piccola comunità rurale del Midwest, Monrovia, 1400 abitanti, nello Stato dell'Indiana.
L'88enne regista di Boston Frederick Wiseman, sceglie di concentrarsi sulla peculiarità delle piccole cose, per terminare con quello che, dallo stesso autore, viene definito quasi un corollario alla sua serie realizzata in diversi anni, incentrata sulla vita contemporanea del popolo americano.
E, come spesso accade, sono gli esperimenti con i piccoli numeri quelli che danno spesso i risultati concreti più simili, rasentando la perfezione nel confronto tra una teoria di semplice dimostrazione, e la pratica, di più complessa messa a punto.

E Wiseman si introduce nella piccola comunità ottenendo una apertura complice da parte degli abitanti tutti, circostanza positiva che traspare vivida dal solito racconto che rifiuta la narrazione, per parlare il linguaggio perfetto, chiaro e leale e mai fuorviante delle immagini catturate dalla realtà nel suo esatto svolgersi.
È così che si sviano tortuose edulcorazioni e passi falsi tendenziosi nell'approcvio verso i dettagli culturali, religiosi, civici e morali di una comunità che dimostra una grande maturità ed una predisposizione quasi innata per il comune senso civico ed il mutuo rispetto delle regole improntate su un equo vivere in una comunità armoniosa e aperta.

Wiseman ci stordisce di emozioni intime e sottopelle con i suoi tagli perfetti, le sue inquadrature in grado di cogliere il senso del limite estremo su spazi e panoramiche in realtà senza fine.

Ciò avviene già nel sontuoso, ma silenzioso incipit che apre su di un cielo aperto, frastagliato di nuvole, che il regista riesce ad incastonare in modo esemplare in una ripresa che non si rivela mai tanto lunga quanto il nostro desiderio di contemplazione richiederebbe di far durare ancora.
Il cinema di Wiseman si traduce sempre in magia e capacità esemplare di farci entrare nel vivo di un luogo, di una problematica, di un aspetto che il grande maestro del racconto per immagini ha deciso di affrontare, facendoci divenire parte integrante della sua storia.

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