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Conoscenza carnale

Regia di Mike Nichols vedi scheda film

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Utente rimosso (signor joshua)

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Conoscenza carnale

di Utente rimosso (signor joshua)
10 stelle

È più importante amare o scopare? Dipende dai punti di vista, forse; oppure dipende da come gli altri si approcciano a noi, o ancora, da come il nostro fisico risponde a questi ultimi comportamenti. Non è impossibile amare ed essere ricambiati allo stesso modo, bilanciando, possibilmente, anche il rapporto carnale; ciò che è impossibile, è sapere se questo perdurerà, o se questo non sia solamente una ennesima sfumatura, da parte di ambedue nei loro confronti, di una piccola parte del “se stessi”, che tiene conto solo del loro aspetto durante la presenza reciproca, ma che svanisce al momento della loro separazione. Già all'inizio, si comincia con questo discorso filosofico, nato dalla voglia di aprire un frivolo discorso per farsi imbroccare da Art Garfunkel, preceduto, nei titoli di testa, da due accesi, ma apparentemente tranquilli, discorsi post-adolescenza sul sesso, sulle sue modalità, e su come dovrebbe essere la donna da portare a letto. All'inizio del film, dopo che si sono un po' conosciuti i personaggi, e dopo che la trama comincia a prendere un certo tipo di piega, si comincia a pensare “il solito filmuccio da quattro soldi, con i due migliori amici che si separano per una donna che non sa scegliere tra i due, con l'aggiunta di un leggero accenno di pepe in più rispetto al normale. Che sarà mai”; peccato che immediatamente dopo la prima mezzora di turbamenti, e di stereotipi, il film cambi completamente registro ed ambientazione. Il preambolone? Uno scherzetto che il regista (seguendo gli autori del testo teatrale) ci fa, per fornirci una pia illusione su quello che sarà il resto tutta l'operazione. Ma non temete, dopo l'università, di Candice Bergen, se ne sente solo parlare da un Garfunkel (sposato) che sta cercando ogni scusa possibile per trovare il modo di salvare il suo rapporto con la suddetta, ma che si sta stancando della monotonia della sua vita. Nicholson, invece, si è dato molto da fare per diventare un donnaiolo che sta facendo strada nel suo lavoro con una donna a notte, e con la noia e la delusione che si fanno strada nella sua mente. Le conclusione che se ne trae? L'amore che poteva scaturire tra Sandy e Susan, e che i primi tempi trionfò, con la rinuncia di quello per Jonathan, non è diventato più di ciò da cui era nato: una scusa per scopare, ma anche in questi campi, la noia non può che prendere il sopravvento costringendo l'uomo che domina a cercare di trovare un'altra preda. Tra Sandy e Jonathan, i discorsi non cambiano, il sesso e le conquiste sono tutto ciò che gli interessa, il resto è di contorno; l'unica differenza, rispetto all'università, è che in quello che dicono, non esiste più, né il desiderio di amare, né una qualche traccia di umanità: la donna non è che un oggetto, un premio in palio per le belve dell'anfiteatro urbano americano, il masturbatore automatico, creato su misura per i borghesucci affamati di desiderio peccaminoso, mandati avanti dall'edonismo, tenuti in vita da un rifornimento continuo di organo femminile. Che uno sia sposato, scapolo o fidanzato, non è molto importante, ciò che muove la vita degli uomini, è solo il desiderio di un piacere quasi doloroso, c'è chi quindi rifiuta un'unione perenne perché capisce il concetto, e chi l'accetta per il semplice desiderio di “rendere l'inganno, una necessità”. Non si può trovare l'amore in questo film, certo non nel terribile finale, in cui il piacere di sottomettere, si trasforma perversamente in quello di essere sottomessi venendo esaltati ed elogiati, ma forse le persone non hanno ancora ucciso la loro bontà: quando Jonathan mostra a Sandy le fotografie delle sue prede, ne salta volutamente una: chi era? Facile intuirlo. Perché ce l'ha messa? Gli ottimisti potrebbero dire, “perché infondo è stata l'unica donna che lui abbia mai amato”, ma ne siamo sicuri? Sta tra le prede di una vita passata a crogiolarsi nella lussuria, e che ha portato il colui che sottometteva, a diventare un semi impotente, ma il fatto che abbia saltato la sua fotografia, di fronte al suo ex marito, non è semplicemente un modo per continuare ad avere come tale l'uomo con cui si condivideva il proprio egoismo? Non si può sapere. Ed è a questo punto (se ancora non lo si avesse capito) che viene rivelato, che le chiavi di lettura di questo autentico capolavoro del dramma moderno (in versione cinematografica), sono moltissime, e dipendono dalla nostra percezione della realtà e del mondo. L'erotismo viene portato ad un punto di saturazione tale, che le immagini assumono un importanza secondaria, Nicholson è già un mostro ed i dialoghi sono un connubio di filosofia e di consapevole crudeltà. Straordinario, e troppo poco considerato.

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