Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Gustosissima commedia di un Virzì in stato di grazia, forse perché ispirato a scampoli di vita vissuta, forse perché immerso in una sorta di Amarcord alla livornese. Resta il fatto che il film è caratterizzato da un ritmo avvincente dall’inizio alla fine, con l’unica caduta nel troppo prevedibile personaggio di Tommaso, alternativo figlio di papà che finirà inevitabilmente per volare in America non prima di aver guidato la fuoriserie regalatagli dall’ “odiato” genitore. Rimane comunque un ottimo tentativo di raccontare una generazione, quella vissuta tra i gol di Spagna’82 ed il reflusso post Guerra del Golfo (lo stesso protagonista, ripiegando su un più consono lavoro da operaio a dispetto degli studi e della passione letteraria, sarà uno del milione di posti li lavoro creati dal nuovo Governo..). Ottimo tutto il cast, in un film corale come questo rappresenta la nota vincente in grado di creare movimento e dinamicità alla storia. Da non perdere il breve spezzone con la caratterizzazione dei personaggi del quartiere operaio dove vive il protagonista, veri spaccati di periferia urbana che probabilmente ognuno di noi ha incontrato almeno una volta nella sua vita cittadina.
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