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It: Capitolo 2

Regia di Andres Muschietti vedi scheda film

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Davide_Rancati

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La recensione su It: Capitolo 2

di Davide_Rancati
6 stelle

Dopo il primo capitolo a mio parere abbastanza convincente, torna al cinema IT, sempre sotto la regia di Andrès Muschietti. 

Come detto, il primo capitolo della saga mi aveva convinto, si poteva fare di meglio ? Assolutamente si. Sono uscito deluso dalla sala ? Assolutamente no.

Ma come a Derry, gli incubi ritornano e purtroppo impiegano meno di 27 anni. Il secondo capitolo di IT è una cocente delusione, non un brutto film ma un lavoro che poteva essere fatto meglio e che adotta però meccaniche insensate atte a chissà quale fine. 

Questo secondo film doveva raccontare il ritorno del "gruppo dei perdenti" a Derry. Come promesso da bambini infatti, se mai IT avesse fatto ritorno, anche loro sarebbero tornati per poterlo sconfiggere una volta per tutte. 

Così succede, qualche ripensamento iniziale ma alla fine il gruppo dei perdenti è al completo (o quasi) pronti a riaffrontare l'orrore che 27 anni prima pensavano di aver debellato. L'orrore però, purtroppo, è solo nella trama, nella sala alla proiezione della pellicola di orrore non c'è traccia. 

Un film horror lavora sull'inquietudine, spaventa, crea un climax di angoscia e non lascia scampo alla mente dello spettatore che deve sempre rimanere in allerta perchè ha paura. E allora perchè mai creare della tensione, lasciare gli spettatori col fiato sospeso e poi smorzare tutto con una battuta ? Il primo capitolo riusciva a mischiare con successo momenti comici e tensione pura, ma qui no, la comicità prende il posto dell'orrore, e cosa diventa quindi pennywise ? Un clown mutaforma buffo e molto, molto poco incisivo. 

 

Bill Skarsgård

It: Capitolo 2 (2019): Bill Skarsgård

 

Sopportato questo insormontabile problema, la trama si fa seguire, con alti e bassi. Si sente la ripetitività di alcune soluzioni, verso la metà si accusa il colpo, ma poi si raddrizza il tiro verso il finale, sicuramente la parte meglio riuscita di tutta la pellicola. Molto buona la regia di Muschietti come anche la fotografia. Ben riuscite anche le musiche firmate Benjamin Wallfisch.

 

Con l'amaro in bocca si esce dalla sala, con il bel ricordo del primo capitolo ma poche buone parole per questa conclusione poco concludente. 

 

 

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