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Non è vero ma ci credo

Regia di Stefano Anselmi vedi scheda film

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La recensione su Non è vero ma ci credo

di Furetto60
3 stelle

Mediocre filmetto comico

Nunzio e Paolo, si conoscono fin dalle scuole elementari, dove hanno conosciuto Maria Chiara e Cristina le"prime della classe", che sarebbero diventate le loro mogli. Pur non essendo particolarmente dotati, né avendo grandi qualità, anzi spesso in classe venivano puniti per la loro negligenza, avevano saputo conquistare le più brave, con la loro spontanea semplicità e simpatia, suscitandone l’ilarità.Quando però sono diventati adulti, le mogli, perseguendo la loro condotta vincente, hanno imboccato carriere di successo, mentre Nunzio e Paolo inetti da bambini, lo sono rimasti anche da adulti, continuando ad essere inconcludenti e a inventarsi attività imprenditoriali, che sistematicamente falliscono, dilapidando i soldi di Maria Chiara e Cristina.

Esasperate, le due donne danno l’aut aut, ai mariti, obbligandoli a trovarsi un vero lavoro, entro due mesi, pena un doloroso divorzio, che li metterebbe in mezzo alla strada. Allora Paolo ha una grande idea ispiratogli da un incontro fortuito con Armando, il proprietario di un ristorante "vegano"di grande successo .Cosi da vegetariani convinti mettono su ,con i mezzi economici estorti alle mogli, da una trovata truffaldina, il ristorante “l’erba del vicino” rigorosamente vegetariano.Per il personale, raccattano, alla men peggio, un gruppo di disperati:un maldestro ladro di auto ,un ex cuoco fallito, ridotto a clochard, un improbabile aiuto-chef finto-cinese e una cubista avvenente sull'orlo del licenziamento, per avanzati limiti di età, tuttavia l’esercizio, non tira, così dopo qualche peripezia, hanno l’idea grandiosa di spacciare per braceria la loro trattoria, camuffando le verdure in succulente bistecche e le cose cominciano ad ingranare, fino a quando un critico culinario non si mette sulla loro strada.

Il film vede all’opera per il loro esordio cinematografico, Nunzio Fabrizio Rotondo e Paolo Vita, che sono davvero amici nella vita e legati da un lungo sodalizio artistico,sono anche autori di questo lavoro, coltivando la velleità di proporlo come un film comico. Tuttavia malgrado la buona idea di partenza,dal sapore Monicelliano,cioè metter insieme un gruppo di perdenti all'ultima spiaggia,la trama risulta esile, la sceneggiatura evanescente, la recitazione approssimativa, con dei protagonisti  impacciatissimi, che sproloquiano battute artefatte, senza rispettare i tempi comici ,  non si ride nemmeno un pò.Due note positive:la presenza di Maurizio Mattioli, che è uno strordinario caratterista e poi l'assenza di volgarità gratuite.Troppo poco.

 

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