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Unfriended: Dark Web

Regia di Stephen Susco vedi scheda film

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La recensione su Unfriended: Dark Web

di giurista81
7 stelle
Pellicola dal budget irrisorio (1 milione di dollari) girata in modo sperimentale con lunghe parti di film in cui vediamo sul video la schermata del monitor di un computer in cui si alternano l'interfaccia di facebook e i messaggi che arrivano dai vari utenti in chat. Una schermata in cui vediamo anche il riquadro dove compare la ripresa della web-cam del protagonista e dove sono connessi gli amici dello stesso. Una staticità interrotta dal lancio del contenuto dei file (per lo più video) che vengono via via scoperti dall'utilizzatore del pc. La regia non cambia mai da questa impostazione. Tutto ciò che vediamo passa dal PC. Il regista utilizza l'artificio delle videochiamate per dare dinamicità alla storia e spostare l'ambientazione anche in ambienti esterni. Ne esce fuori un film dal grosso impatto realistico, scritto e diretto dal debuttante alla regia Stephen Susco. Sceneggiatore di The Grudge e The Grudge II, Susco tenta la via dell'originalità (per montaggio e regia) incanalandosi nel sottogenere lanciato a inizio secolo da James Wan e soprattutto da Eli Roth con Saw e Hostel. Unfriended è infatti un torture porn (vietato ai minori di anni 14), con qualche velato spruzzo gore e una serie di inneschi a catena studiati a tavolino che si basano sulla previsione delle reazioni delle cavie. Ritorna infatti il tema del gioco sadico e degli utenti che votano, come se si fosse in un reality show, per scegliere le sorti degli ignari partecipanti.
Assai lento e noioso nella prima parte, dove i protagonisti parlano dei fatti loro e giocano in modo alquanto idiota, cresce in maniera esponenziale alla distanza. Il fatto poi che lo script ricordi molto da vicino un mio soggetto destinato alla realizzazione di una sceneggiatura per un mediometraggio (nel mio i concorrenti erano consapevoli di far parte di un gioco, Susco, invece, è più bravo nel mescolare le carte) mi rende questo Unfriended un film molto gradito. Non premiatissimo al botteghino (15 milioni di incasso) è comunque un film che ha fatto cassa. Carino e architettato con una struttura diversa dal solito.
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