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Green Book

Regia di Peter Farrelly vedi scheda film

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La recensione su Green Book

di ldm26CORI
9 stelle

Tony, di origini italiane, vive nel Bronx con la sua famiglia. Improvvisamente, perdendo il lavoro è costretto a cercarne un altro, e viene assunto da un solitario pianista nero il dr. Shirley, affinché lo accompagni durante il tour.

I due personaggi rispecchiano il bianco e il nero; poli opposti inconciliabili nelle abitudini quotidiane e nelle concezioni di pensiero. Tony non riflette, agisce. É spregiudicato ed é pronto a difendere il dottore in qualsiasi momento anche utilizzando la forza. É il maestro delle "stronzate", ha sempre appetito, e scrive alla moglie lettere in cui racconta che mangia le patatine. 

Il dr. Shirley é combattuto nell’ipocrisia del tempo; tutti lo idolatrano quando si tratta di musica, e l’unico momento in cui può essere se stesso senza pregiudizi è quando si trova a suonare. Lui e lo Stainway. 

Tony nella sua apparente superficialitá, e nel suo essere incolto, scorge l’intimismo di Shirley, un mondo sconosciuto e fragile che nessuno aveva mai visto fino ad ora.

Il pianista tutte le notti beve una bottiglia di whisky intera e questo talvolta lo porta fuori pista, viene smascherato nella sua mancata identitá a causa del suo talento e del suo vissuto, diverso da quello di qualsiasi altro uomo di colore. Shirley è il classico damerino ingessato, tuttavia, grazie a Tony riuscirá a sbottonarsi. Si ritrova sempre in contesti altolocati, sempre sul pezzo. Tuttavia in maniera antitetica non gli viene permesso nemmeno di cenare con i suoi colleghi o di avere un camerino che non sia uno sgabuzzino. 

Contagiato dalla spregiudicatezza e l’avventatezza dell’amico, finalmente si sporcherá le mani per godersi la bellezza delle scelte piú semplici come mangiare pollo fritto, e suonare su un verticale mezzo stonato con una band blues per fare ballare tutto il locale.

Nella solitudine piú completa, sceglie l’amicizia, sceglie di aprire il suo cuore alla famiglia, nonostante le ferite inferte dagli stereotipi razzisti che non si rimargineranno mai. 

Il viaggio cambia profondamente i protagonisti, i quali, complici, troveranno la strada verso casa. 

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