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I fratelli Sisters

Regia di Jacques Audiard vedi scheda film

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La recensione su I fratelli Sisters

di marcopolo30
9 stelle

Jacques Audiard si sposta a Hollywood e dimostra classe da vendere evitando la omnipresente, infida trappola dell'americanizzazione. Ne vien fuori un western classico apparentemente fuori tempo massimo ma in realtà originale e pienamente riuscito. VOTO: 9

Con che titolo distribuire questo film in Italia: “The Sisters Brothers“ o “I fratelli Sisters”? Proprio un bel dilemma. Già, perché -così avranno ragionato i geniali titolisti nostrani- tutti sanno che 'sisters' vuol dire sorelle, quindi inutile tradurlo, ma 'brothers'? No, brothers no. Quello è un vocabolo di tutt'altro livello, altamente tecnico, una finezza linguistica di cui pochissimi conoscono il significato, e quindi va assolutamente tradotto. Ed è così che si giunge a un titolo meticcio assolutamente ridicolo che offende l'arguzia con la quale Jacques Audiard aveva intitolato il suo ultimo lavoro. Titolo italiano a parte, siamo di fronte a una sorta di eurowestern attraversato però da una ricca vena di umorismo nero. I fratelli Eli e Charlie Sisters (o Elia e Carlo Sorelle, a voler seguire fino in fondo le logiche distributive italiane...) sono due sicari al soldo del temutissimo Commodoro, vero padre padrone della regione di Oregon City, per conto del quale infliggono sofferenze e morte a quanti osino sottrarsi al suo volere. Jacques Audiard, regista francese che personalmente adoro, riesce con questo film in un'impresa impensabile per i più: realizzare nell'anno 2018 un western classico in cui caratteristiche e motivazioni di ciascun personaggio risultino prive di zone d'ombra, e non scadere in un patetico deja-vu. Audiard, che oltre a dirigere co-sceneggia insieme a Thomas Bidegain, porta i suoi personaggi in viaggio per una Frontiera stupendamente fotografata (da Benoit Debie) che pullula di personaggi a dir poco pittoreschi ma comunque ben reali. E le solide prove attoriali dell'ispiratissimo quartetto di interpreti formato da Joaquin Phoenix, John C. Reilly, Jake Gyllenhaal e Riz Ahmed contribuiscono non poco alla piena riuscita di un western epico e lirico ma comunque originale e che vale senza dubbio il prezzo del biglietto. Il film, presentato in anteprima al festival di Venezia del 2018, venne premiato con il Leone d'argento alla miglior regia.

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