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Evita

Regia di Alan Parker vedi scheda film

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La recensione su Evita

di ripley77
6 stelle

Emanuela Martini,Cinema al cinema,Film Tv : Alan Parker è un regista in glese naturalizzato hollywoodiano che,da quando lavora in America,ha deciso di spingere sul pedale della retorica e del cattivo gusto.Il suo fil più azzeccato è il dublinese "The Commitments",e il musical,sotto sotto ,gli si addice,perchè è un genere spudorato e sontuopso,ostentatamente kitsch.Ora,è difficile rintracciare tra i miti contemporanei una figura più platealmente kitsch di quella di Eva Duarte Peron,ambiziosa figlia illeggittima di nu borghese di provincia,attricetta cinematografica e radiofonica,assurta al massimo potere,populista ingioiellata trascinatrice di masse,morta giovane e percio mai tramontata nell'immaginario collettivo del suo paese.Santa Evita,con il suo impasto di demagogia,naivatè e astuzia contadina,è rimasta un mistero(un mistero affascinante) anche per i più onesti degli intellettuali oppositori del peronismo.E il musical di Webber e Rice cattura questo mistero.Alan Parker fa il suo lavoro;qui nulla si oppone all'effettismo a buon mercato:cariche della polizia montate come un videoclip rock,dissolvenze dal funerale di Evita a quello del padre,la voce off di lei che canta,mentre la macchina da prese inquadra il suo cadavere nella bara,tutti momenti francamente fastidiosi,di bassa lega popilista,ma tanto il populismo è la chiave del personaggio,perchè non darci dentro?Parker comunque riesce a catturare con ironi l'ascesa di Eva,di tango in tango,di uomo in uomo,e con doverosa retorica il suo trionfo(al balcone,con lo spot bianco che le arriva sul volto giusto al momento del "Don't Cry form me, Argentina").Madonna,con la sua volgarità terragna,è Eva,Banderas ha il garbo giusto per il narratore e Jonathan Price è un grande attore,capace di dare a Peron una sordina ambigua,tra apatia e teatralità.La seconda parte gira su se stessa e la citazione da "Quarto potere" Parker ce la poteva risparmiare.Ma in complesso "Evita" è onestamente volgare.

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