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Io c'è

Regia di Alessandro Aronadio vedi scheda film

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La recensione su Io c'è

di Furetto60
6 stelle

Commedia caustica e divertente

Massimo Alberti possiede un  Bad&Breakfast ,che a causa della crisi  e del suo scarso spirito imprenditoriale, non va molto bene e la sorella maggiore Adriana, la pupilla del  papà ormai defunto,con la complicità del  marito,arrivista senza scrupoli,che possiede metà della quota,cerca di portarglielo via, oltretutto Massimo è massacrato anche da un fisco esigente.Un giorno nota che le sue vicine, un gruppo di suorine molto scaltre, affittano le stanze del convento in cambio di un'offerta "volontaria"minimo 40 euro,su cui l'Agenzia delle Entrate, non può mettere le mani,perché il convento è esentasse,cioè è giuridicamente  definibile "luogo di culto" quindi niente TASI,IMU e quat'altro,e allora ha la grande idea,coadiuvato da Marco, compagno della sua ex moglie,una sorta di scrittore intellettuale fallito,ma di grande spessore culturale,s'inventa una religione:"lo Ionismo" di cui lui si fa profeta, e assieme ai suoi due apostoli: la sorella Adriana e il sornione Marco, si insinua nell'estrema tolleranza religiosa della burocrazia italiana, si inventa il suo proprio credo e ne fissa la regola fondamentale: "Non avrai altro Dio all'infuori di te". senza precetti e comandamenti,senza nemmeno una divinità da adorare e ossequiare,basato sulla propria persona cioè io,nasce dunque la prima fede che non mette Dio al centro dell'universo, ma l'Io. Lo scopo recondito dello "Ionismo" però, è nella necessità di farsi   una clientela, che sotto la mentite spoglie di fedeli possa garantire lo sgravo finanziario alla struttura che ne ospita il ministero, ovvero il Bad&Breakfast romano di cui è proprietario Massimo Alberti, cosi per cominciare accoglie un gruppo di disperati sentatetto e comincia l'avventura,solo che i nuovi fedeli, gli credono per davvero e la stessa sorella finisce per essere "illuminata"lascia il marito e si dedica completamente all'amante con il quale da 15 anni si frequenta e perfino il tecnico del comune, venuto a "controllare" ne diventa seguace,la situazione prenderà poi un piega surreale.

Edoardo Leo ormai presenza fissa in queste commedie italiane di ultima generazione,presta egregiamente il volto al protagonista,coadiuvato dall'ottimo Battiston nei panni del suo apostolo e da Marherita Buy,cast di tutto ripetto per un film divertente, ma con interessanti spunti di riflessione,decisamente  caustico e,con una satira feroce e audace verso le più diverse forme di religione,si ricordi il vecchio proverbio,"gioca con i fanti ma lascia stare i santi"qui completamente e coraggiosamente ribaltato.

Anche il nuovo credo di cui Massimo si fa Messia, diventa dunque uno strumento di sarcasmo verso le diverse Chiese, troppo spesso dedite alla speculazione e al commercio proficuo, più che a dei veri e propri culti, per anime afflitte.

Attraverso una perdida e tagliente voce narrante,il film,propone continui parallelismi,tra gli affanni  di Massimo e quelli dei grandi profeti,  ci fa intravedere il puzzle di Papa Francesco, accenna scherzosamente al maschilismo del paradiso musulmano e raggiunge l'apoteosi della comicità quando  Battiston, neoevangelista minaccia lo scisma nella nuova Chiesa. 

l'opera di Aronadi,è un buon prodotto di intrattenimento,che si inserisce brillantemente nel filone di questa nuova e promettente corrente della commedia italiana che vede in  Battiston, Leo e Bruno efficaci interpreti. Il regista scrive una sceneggiatura brillante, in grado di mantenere il ritmo  e la vis comica
 
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