Regia di Piero Vivarelli vedi scheda film
A mio avviso si tratta di un ottimo thriller pulp oltre che di una piuttosto fedele trasposizione cinematografica del celebre fumetto di Max Bunker, il film mostra atmosfere pulp tipiche della fine anni '60 inizio anni '70 che ora a distanza di 36 anni (il film è del '68) ci permettono di assaporare appieno lo stile di quegli anni, ormai purtroppo superato.
La trama l'ho trovata normalissima, senza nessun colpo da maestro, ma neanche banale e prevedibile.
Sinceramente penso che il film sarebbe potuto essere migliore se ci fosse stato più ritmo e più azione... allora sarebbe stato sicuramente più coinvolgente grazie anche al fascino della protagonista che non avrebbe di certo lasciato indifferente nessuno...
Piero Vivarelli si è fatto le ossa lavarando con uno dei più grandi artigiani nostrani del cinema horror: Lucio Fulci, del quale è stato per molti film sceneggiatore "di fiducia" dove ha potuto imparare e a mettere in pratica le idee e il modo di fare film di Fulci. Il suo esordio alla regia lo considero buono.
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