Espandi menu
cerca
La profezia dell'Armadillo

Regia di Emanuele Scaringi vedi scheda film

Recensioni

L'autore

barabbovich

barabbovich

Iscritto dal 10 maggio 2006 Vai al suo profilo
  • Seguaci 81
  • Post 7
  • Recensioni 3635
  • Playlist 4
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La profezia dell'Armadillo

di barabbovich
1 stelle

Fino a qualche decennio fa i maestri del pensiero di chiamavano Alberto Arbasino, Italo Calvino, Umberto Eco, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia. Oggi si chiamano Maurizio Crozza, Roberto Saviano e Zerocalcare, al secolo Michele Rech. Così come una volta i fumetti si chiamavano fumetti e non graphic novel, con intollerabile magniloquenza. È proprio da Zerocalcare che esce uno dei film più insulsi dell'ultimo decennio, una di quelle opere che non possono neppure avvalersi - come nel caso di altri filmacci come L'arbitro o I peggiori - di un'efficace estetica da videoclip che per lo meno salva qualcosa sul piano della forma. Qui siamo di fronte al delirio totale, alla rappresentazione bislacca di una generazione per la quale l'ingresso nell'età adulta è segnato dai tragici fatti di Genova del 2001 e che non vede un futuro professionale possibile, dovendosi arrabattare  tra ambizioni artistiche, lavori in Co.Co.Co e ripetizioni private. Su una trama sconnessa che racconta il quotidiano di Zero (Liberati, già protagonista di Cuori puri), 27enne che vive nel quartiere periferico romano di Rebibbia insieme a un gigantesco armadillo (impersonato da Valerio Aprea) che è il suo alter-ego, si innesta una sottotrama legata alla perdita di una ex compagna di scuola di origini francesi, vissuta assieme al suo compagno di scorribande notturne Secco (Castellitto junior), forse l'elemento meno peggio del film. Dialoghi ampollosi a suon di frasi sentenziose, recitazione a zero, riprese meno che banali sono gli addendi di un film che ha avuto anche notevoli difficoltà produttive, passando dalle mani di Valerio Mastandrea, che dopo avere contribuito alla sceneggiatura ha abbandonato il progetto, a quelle di Emanuele Scaringi, che è riuscito nell'impresa di portare al disconoscimento dell'opera da parte dello stesso Zerocalcare.
Il cameo con Adriano Panatta è l'unica cosa da salvare.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati