Regia di Wes Anderson vedi scheda film
Davvero incredibile l'ultima pellicola di Wes Anderson. Per chi non lo sapesse, amo infinitamente la stop-motion: assieme al 2D e quel tocco di 3D, penso sia il genere d'animazione per cui vado più pazzo. E sapete cosa bisogna aggiungere in questi film? Ovviamente quel tocco che possa dare quel tocco di credibilità, critica, denuncia sociale e perché no, anche insegnamento morale. "L'Isola Dei Cani", innanzitutto é ambientato nel 2037, a vent'anni dal precedente anno: la razza canina viene completamente denigrata dal popolo giapponese, per via di un'influenza che si sta via via espandendo. Perciò, i canini vengono letteralmente spostato nella cosiddetta "isola della spazzatura", in modo da evitare la diffusioni di altri mali. Ed é proprio qui che troviamo Atari, un ragazzino che, grazie ad un piccolo aereo, é riuscito a volare dalla sua città fino all'isola per trovare il suo cane: da qui un gruppetto di cani lo aiuterà, ma a loro si chiederà un alto tasso di responsabilità, che sarà dovuto. Il linguaggio scurrile, le mezze censure, la rivoluzione, lo scetticismo, il cambiamento e una visione approfondita della realtà stessa sono temi e argomenti affrontati molto efficacemente. La regia molto diretta, la narrazione struggente, le musiche malinconiche, i paesaggi aridi e sporchi sono elementi forti, che riescono a darci una visione precisa del film, che già di suo ti prende soltanto per la trama.
Davvero un ottimo lavoro.
8½.
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