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Revenge

Regia di Coralie Fargeat vedi scheda film

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La recensione su Revenge

di BirreciPaolo
4 stelle

Revenge , di Coralie Fargeat ; (2018) - Durata 108 minuti

 

Una giovane donna viene utilizzata come gioco erotico da parte di tre aguzzini , il suo amante (un presidente d'impresa) segrega la ragazza in una sorta di villa immersa in uno sterminato deserto nel canyon , ma andando avanti già nei primi minuti si scoprirà che lui è l'artefice del violento gioco erotico. L'opera della regista francese Coralie Fargeat ricalca il filone "rape and revenge movie" che ha dalla sua illustri esponenti iconici come il classico di Meir Zarchi "Non violentate Jennifer" (1983) o addirittura il buon Ingmar Bergman con "La fontana della vergine" (1960) , ma che la cineasta francese snatura attraverso elementi ben distanti da quel senso di marciume e violenza sessuale improntata nelle profondità più ardite del reale , preferendo raccontare una trama che vive di stereotipi e personaggi americanizzati , ben distanti dalle linee guida piene di black humor e grandi dose di grottesco che caratterizzavano le prime fasi di questo sottogenere. La narrazione si dipana grazie alla forza estetica dell'attrice principale (l'italiana Matilda Anna Ingrid Lutz) , vero punto focale della sceneggiatura , che la sua bellezza aiuta fino a trasformarsi in un mcguffin di hitchcockiana memoria. Non vorrei che si facesse confusione , il film nonostante questo elemento che scava pur senza volendolo nella radici del thriller "alla Hitchcock" risulta molto distante da questa concezione , infatti tralasciando questa caratteristica opiniabile iniziano i veri e gravi problemi di una pellicola poco riuscita. L'impasto narrativo scade per colpa di assurdità incredibili (la protagonista viene penetrata all'interno dell'intestino da un grosso albero riuscendo a sopravvivere grazie a degli allucinogeni , o ancora schegge di vetro inserite nelle profondità di un piede fino alla fuori uscita di quest'ultimo dopo aver perso ettolitri di sangue , sono solo alcune delle situazioni paradossali) , che sfociano in sequenze al limite e ben oltre l'impossibile , sviluppando una sceneggiatura a tratti scritta malissimo con pochissime trovate interessanti , legate più alla regia del film che ai contenuti effettivi , la scrittura del film presenta scene che pur provando a essere fortemente realistiche sviluppano nello spettatore completamente il contrario , disgusto e risate sono all'ordine del secondo e anche lo splatter pesante che il film offre risulta poco orrido suscitando anche per colpa della fotografia super patinata un senso di sporcizia e crudeltà pari a 0. La credibilità inesistente può essere giustificata quando un'opera sa gestire elementi di questo tipo nascondendo il tutto per farli propri , ma non è questo il caso , anche perchè la pellicola tolto un ritmo frenetico regala allo spettatore solo ed esclusivamente banalità sconvolgente.

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