Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Sorta di commedia gialla da due soldi ravvivata da un Pozzetto in forma smagliante che mette a segno alcune battute davvero riuscite.
Un Renato Pozzetto in gran forma da vita al quasi detective Riccardo Finzi in modo molto molto personale. La sceneggiatura su cui basa il film non è niente di che, cosa che non sorprendeva certo nella commedia italiana di fine anni '70, e men che meno leggendo il nome di Bruno Corbucci (quello meno dotato fra i due fratelli, per esser chiari): una sorta di giallo da due soldi con epilogo alla Hercule Poirot con tutti i sospetti che chiusi in una stanza ascoltano le elucubrazioni dell'investigatore. Ciò nonostante, Pozzetto ci mette del suo, mettendo a segno qualche battuta davvero riuscita. Era quello d'altronde il suo periodo d'oro. Gradevole senza pretese.
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