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Vendetta - Una storia d'amore

Regia di Johnny Martin vedi scheda film

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La recensione su Vendetta - Una storia d'amore

di alan smithee
4 stelle

NIC CAGE

John e Teena si conoscono per caso in un bar, ove la loquacità della seconda, una bellissima mamma trentenne vedova con figlioletta al seguito (Anna Hutchison, gran fisico!), riesce a scalfire l'ermetismo granitico del primo, poliziotto dai metodi spicci ed assai risolutivi (un Nic Cage dall'espressione marmorea degna di una lastra tombale).

Ma una sera, quando la donna viene assalita da un branco di stupratori davanti allo sguardo stravolto della bambina, e poi salvata in extremis dall'intervento (sin troppo casuale) del medesimo uomo di legge, la vita prenderà una piega ancor più drammatica per entrambi.

 

Catturati i delinquenti, costoro finiranno per tendere a farla franca grazie all'astuzia e alla malizia di uno scaltro avvocato prezzolato che, anche grazie alle sue conoscenze, riuscirà ad indurre la corte a stravolgere i capi d'accusa contro gli unici, incontrovertibili accusati e colpevoli.

Spinto da un incontenibile desiderio di giustizia, stressato dall'impotenza della legge dinanzi ad un sopruso di tale portata ed ingiustizia, il nostro integerrimo tutore dell'ordine si appresterà a divenire il nuovo "giustiziere della notte", regolando in modo concreto quanto definitivo i conti con gli odiosi colpevoli.

 

Diretto con formale diligenza da un esperto di thriller/horror, Johnny Martin, Vendetta - Una storia d'amore gioca le sue carte più strategiche, ma anche assai elementari, se non puerili, sull'afflato emotivo che la vicenda suggerisce ed impone, destreggiandosi tra le moine miste tra tenerezza e malizia della figlia adolescente della vittima, e l'indignazione digrignante di un pietrificato Cage che tuttavia, dobbiamo ammetterlo, così ingessato, evita almeno quei tranelli grotteschi verso cui inciampa quando si trova imprigionato nelle espressioni folli che ce lo presentano completamente fuori controllo.

Per il resto il filmetto, che vede tra gli interpreti pure due ancor seducenti pur se un po' attempati sex symbols come Don Johnson e Deborah Kara Unger, procede nella scontatezza del tutto calcolata della sua drammatica ma anche compiaciuta vicenda, risultando il prodotto finito appena sopportabile.

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