Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
L'idea, in mano a un regista, non sarebbe stata nemmeno malaccio: il viaggio coast to coast di quattro quarantenni italiani, immersi nella cultura (e nel sogno, fattosi per loro realtà) a stelle e strisce. Ma qui parliamo dei Vanzina e quindi bisogna accontentarsi del fatto che la volgarità sonnecchia ed il ritmo (o, meglio, la concatenazione forzata fra le varie insipide scenette) non è scarso. E soprattutto, forse unica nota dignitosa dell'intero lavoro, abbiamo un 'poker meno uno' (togliere immediatamente Boldi) di protagonisti non disprezzabili (e differenti dai soliti, iperpresenti De Sica-Calà-Pozzetto) e che non deludono, chiamati per una volta ad una parte di primo piano: Ferrini, Fassari, Frassica. Oltre alla lettera F iniziale, i tre condividono una comicità 'inespressa' a causa del loro utilizzo esclusivamente televisivo (l'ingenuità provinciale del primo, la cialtroneria del secondo, gli sgangherati giochi di parole del terzo). Particina di Bo Derek. Vorrebbe essere una specie di Amici miei? E' una specie di filmino delle vacanze malriuscito, superficiale e caciarone. 4/10.
Quattro ex-studenti di medicina si reincontrano a 15 anni di distanza dalla laurea. Tutti hanno acquisito una posizione sociale, ma rimane lo stesso un desiderio irrealizzato per tutti e 4: un coast to coast americano verso la California. E quindi decidono di provarci: ma la realtà sarà piena di insidie e delusioni...
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